SICILIA – Corre la variante Delta e corrono, purtroppo, anche le ospedalizzazioni in Sicilia. L’isola infatti, non è solamente stabilmente tra le prime tre regioni in Italia per contagi giornalieri, ma possiede un altro triste primato. Dopo il bollettino di ieri, infatti, non solo è aumentata l’incidenza (724 nuovi casi con incidenza del 5,5% su 13.233 tamponi processati), ma anche ricoveri e Terapie Intensive.
Al 27 luglio la Sicilia è la prima regione in Italia per ricoveri in ospedale per l’occupazione delle Terapie Intensive. Il primo dato si attesta all’8%, mentre il secondo a poco meno del 5%.
Sicilia zona gialla? Ancora no. Si tratta di dati da tenere d’occhio, ma che non parlano ancora di un imminente cambio di colore. La parola d’ordine per la Regione, al momento, è non abbassare la guardia. Lo ha ribadito anche il Governatore, Nello Musumeci, a Sky TG24. “Da una parte l’opera di persuasione, dall’altra ci prepariamo al peggio: non possiamo farci cogliere impreparati“, le parole di Musumeci. “Non siamo preoccupati, ma occupati a evitare che debba accadere il peggio. Tutti devono fare la loro parte, turisti e siciliani. Ad agosto e con il caldo il desiderio di volere stare insieme molte volte pone in secondo piano il rispetto delle regole“, prosegue il Presidente della Regione Siciliana.
Le regioni che rischiano la zona gialla
I numeri sono ancora dalla parte della Sicilia, ma il rischio di zona gialla è concreto. In particolar modo sono 4 le regioni a rischio moderato ma ad “alta probabilità di progressione”. Sono Sicilia, Sardegna, Veneto e Lazio.
La Sardegna, in particolare, presenta l’indice Rt più alto d’Italia (2.44). Dunque, la variante Delta avanza (anzi, ha sostituito l’Alfa), la Sicilia è sempre più rossa nella mappa Ue e i banchetti Covid vanno “a nozze”.
Fonte foto Facebook Mascalucia DOC