CATANIA – Venerdì 2 luglio 2021 Blaster Foundry, startup innovativa che opera nel settore videoludico, ha vinto la competizione Instal 4 Startup Challenge realizzata in collaborazione con StartupItalia.
Una vittoria importante per una realtà catanese che ora, oltre a ricevere supporto tecnico dal team di Instal per vedere commercializzato il proprio prodotto/servizio, parteciperà, nella città di Milano, allo StartupItalia Open Summit (SIOS) 2021 Winter Edition, il più importante evento italiano dedicato all’innovazione.
Francesco Fichera, CEO di Blaster Foundry, è intervenuto ai nostri microfoni per raccontarci l’ascesa della sua startup, in cosa consiste il servizio che propone e come sia giunto alla vittoria dell’Instal 4 Startup Challenge durante il SIOS 2021 Summer Edition di Firenze.
- Da videogiocatore a CEO di una delle startup più innovative d’Italia. Non male! Come hai fatto?
«Ho sempre amato i videogiochi; mi hanno accompagnato lungo tutta la mia infanzia e, ancora oggi, cerco di ritagliarmi del tempo per giocare con gli amici. Blaster Foundry, invece, è nata dalla volontà di trasformare una passione in un lavoro; così, dopo le dovute analisi di mercato, io e il mio gruppo abbiamo individuato un problema che poteva essere risolto con i videogiochi: la difficoltà dei brand nel raggiungere la generazione Z, composta prevalentemente da gamer».
- Cos’è un advergame? Ce lo spiegheresti?
«Advergame è la crasi dei termini “advertising” e “videogame”; nella fattispecie si tratta di un videogioco che i brand possono utilizzare da un lato per promuoversi, dall’altro per raggiungere un target di pubblico giovane (ad esempio la già citata la generazione Z). Esistono vari tipi di advergame, ma tutti, oltre al divertimento, hanno lo scopo di far interagire gli utenti con i brand contenuti al loro interno».
- Raccontaci delle origini di Blaster Foundry e di come sia nata.
«Blaster Foundry – ironia della sorte – è nata quasi per gioco. Tanto tempo fa, con il mio caro amico Matteo, sviluppammo un social network che ci regalò non poche soddisfazioni. Quel progetto, purtroppo, non riuscì a decollare, ma accese in me una scintilla: voler creare una realtà che facesse riferimento alla game industry. Così, dopo qualche anno di studi e diverse esperienze lavorative, ho deciso di fondare la società che vedete».
- Adesso quanti siete nel team? Chi sono i tuoi “compagni di viaggio”? Dicci un po’ di loro.
«Il team di Blaster Foundry è composto da persone giovani e competenti. Siamo tutti accomunati dalla passione per la cultura nerd e questo ci permette di comunicare con naturalezza. Ad oggi, il gruppo è composto da sei membri, ma a breve altri due ne entreranno a far parte. Ciò che mi rende davvero orgoglioso del team sono la grinta e la perseveranza, la forza di non arrendersi di fronte alle quotidiane difficoltà. D’altronde, è ciò che ci ha permesso di ottenere una crescita aziendale così importante e in così poco tempo. Al team dedico un sincero grazie».
- Parlaci del servizio Blaster Game e del concetto di SaaS.
«Blaster Game è il prossimo servizio che vogliamo lanciare ed è pensato per le aziende, le agenzie e i centri media. La nostra mission è semplice: dare a tutti l’opportunità di avviare campagne advergame senza saper, necessariamente, sviluppare videogiochi! Vogliamo democratizzare il processo di pubblicazione dei titoli e permettere ai nostri clienti di produrre contenuti altamente coinvolgenti e divertenti, senza però rinunciare agli obiettivi di marketing tipici dei brand. Per farlo, utilizzeremo il nostro Software as a Service (SaaS), che noi chiamiamo Game as a Service (GaaS)».
- Quando hai partecipato all’Instal 4 Startup Challenge in collaborazione con StartupItalia, avresti mai creduto di vincere?
«Ora posso dirlo: no. È molto raro vedere un’azienda giovane come la nostra partecipare a sfide di questo genere, arrivare in finale e vederla vincere. Gli altri finalisti erano realtà con un ottimo posizionamento nel mercato, una tecnologia proprietaria di alto livello e più anni di esperienza rispetto a noi. Le soluzioni proposte, però, erano totalmente differenti dalle nostre. Una volta arrivato a Firenze, infatti, ho iniziato a pensare che avevamo tutte le carte in regole per poter competere e portare a casa il premio. Quando è apparso il nostro nome sullo schermo che annunciava il vincitore, la gioia è stata immensa! Posso affermare che a Firenze hanno vinto i videogiochi».
- La vittoria comporta un lavoro di perfezionamento e commercializzazione del prodotto/servizio insieme al team di Instal, oltre che la partecipazione al SIOS 2021 Winter Edition con presenza fisica a Milano. Credi, perciò, sia prematuro pensare a quello che verrà dopo? O hai già le idee chiare?
«Le idee sono molto chiare e l’aver vinto – ne sono certo – non farà altro che accelerare il raggiungimento di molti obiettivi. Il più grande al momento è l’equity crowdfunding, che intendiamo lanciare a circa metà settembre. In pratica, faremo in modo che nuovi investitori possano diventare soci di Blaster Foundry Srl e generare un aumento di capitale che, ovviamente, investiremo per far crescere ulteriormente la società, creare nuovi posti di lavoro qui in Sicilia e migliorare i nostri servizi».