ITALIA – Sono centinaia (oltre mille) gli italiani bloccati all’estero a causa del Covid: si tratta principalmente di giovani in vacanza, ma non solo, risultati positivi o risultati contatti stretti di contagiati.
Fortunatamente, nessuno di loro si troverebbe al momento in gravi condizioni. La situazione, però, ha creato non poche tensioni negli ultimi giorni. Le autorità italiane sono a lavoro proprio per garantire i servizi necessari ai nostri connazionali e fare in modo che possano rientrare, se negativi e con isolamento obbligatorio concluso, in Italia al più presto.
Il numero più alto di italiani bloccati all’estero è a Dubai: circa 500 in quarantena, oltre 200 i positivi tra loro. Si tratta per lo più di ragazzi (alcuni dei quali siciliani) in vacanza-studio all’estero, in buona parte minorenni. Al momento non sarebbero riusciti a rientrare, nonostante il tampone, neanche i giovani risultati negativi 48 ore prima della partenza prevista.
Spagna, Grecia e Malta sono gli altri scenari di questa situazione sanitaria certamente preoccupante. In Grecia si trovano in quarantena 120 italiani (per lo più nelle isole e quasi tutti turisti). Anche in Spagna ci sono circa 250 italiani bloccati perché positivi al Covid.
A Malta, oltre 250 studenti (molti lì per frequentare un corso d’inglese) si trovano in un Covid hotel. Le autorità maltesi starebbero disponendo voli per i rimpatri dopo la denuncia delle famiglie interessate a causa di presunte carenze nell’assistenza dei giovani.
Viaggi all’estero: i consigli della Farnesina
Visti i problemi emersi negli ultimi giorni, la Farnesina ha pubblicato una nota sui viaggi all’estero in questo periodo, ancora caratterizzato dall’emergenza sanitaria. Di seguito si riporta la nota integrale:
“Da gennaio 2020, perdura in tutto il mondo l’emergenza sanitaria causata da COVID-19. Tutti coloro che intendano recarsi all’estero, indipendentemente dalla destinazione e dalle motivazioni del viaggio, devono considerare che qualsiasi spostamento, in questo periodo, può comportare un rischio di carattere sanitario”.
“In particolare, nel caso in cui sia necessario sottoporsi a test molecolare o antigenico per l’ingresso in Italia o per il rientro nel nostro Paese da una destinazione estera, si rammenta che i viaggiatori devono prendere in considerazione la possibilità che il test dia un risultato positivo. In questo caso, non è possibile viaggiare con mezzi commerciali e si è soggetti alle procedure di quarantena e contenimento previste dal Paese in cui ci si trova“.
“Tali procedure interessano, con alcune possibili differenze dovute alle diverse normative locali, anche i cosiddetti ‘contatti‘ con il soggetto positivo, che sono ugualmente sottoposti a quarantena/isolamento dalle autorità locali del Paese in cui ci si trova e che, a tutela della salute pubblica, potranno far rientro in Italia al termine del periodo di isolamento previsto. Si raccomanda, pertanto, di pianificare con massima attenzione ogni aspetto del viaggio, contemplando anche la possibilità di dover trascorrere un periodo aggiuntivo all’estero, nonché di dotarsi di un’assicurazione sanitaria che copra anche i rischi connessi a Covid-19″.
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