RAGUSA – Le ondate di calore che stanno colpendo la Sicilia in questi ultimi giorni non sono solo un disagio per i cittadini, che si devono barcamenare tra sudore, sprechi di energia elettrica per fare funzionare l’aria condizionata e, in certi casi, anche il mare inquinato che non permette loro di rilassarsi con un bel bagno rinfrescante. Anche gli uccelli, in particolar modo nel Ragusano, risentono delle altissime temperature di questo inizio estate “africano”.
Il caldo, per dirla in termini più crudi, sta facendo una vera e propria strage di uccelli, dato che sono centinaia i rondoni, le rondini e gli stornelli che, in particolare nei centri storici, cadono dai nidi. La moria di questi piccoli volatili sarebbe causata dal surriscaldamento delle tegole dove formano i loro nidi, che raggiungono temperature insopportabili per i loro corpicini.
Per questo un nucleo di volontari, capeggiato da Luisa Fargione e Antonio Bologni, ne avrebbe già raccolti circa 450 in un magazzino fresco di via ingegnere Migliorisi. Addirittura si parla di altri 200 rondoni a Modica, con chiamate che arrivano anche da altre parti della provincia di Ragusa.
I due hanno creato pure una pagina Facebook – “Recupero Balestrucci, Rondini, Rondoni e volatili in generale” -, che sarebbe stata inondata di messaggi e di segnalazioni, tanto che gli amministratori hanno anche chiesto un piccolo contributo economico a coloro i quali segnalano per permette l’acquisto di tutto il materiale necessario ad accudire gli uccellini.
“In questi giorni in tutta la Sicilia orientale stiamo avendo un delirio di volatili, in particolare rondoni, merli, stornelli e passeri. A causa di questo caldo terribile“, si legge in uno degli ultimi post pubblicati in pagina. La coppia, data la mole di messaggi e richieste d’aiuto, si sarebbe rivolta pure al Comune di Ragusa. Anche la Protezione civile sarebbe giunta in soccorso nella giornata di ieri, fornendo un tavolo, mascherine e guanti.
L’appello di Luisa e Antonio – da ricordare che sono dei semplici volontari – mira adesso all’approvvigionamento di cibo, grilli, tarme della farina o la camola del miele. L’invito è quello di contribuire con una piccola donazione e rendersi disponibili per aiutare nei turni di “poppata”.
I piccoli volatili, d’altronde, dovrebbero mangiare quattro volte al giorno, ma al momento vengono nutriti adeguatamente in due turni, ognuno dei quali dura oltre 5 ore.
Immagine di repertorio