CATANIA – Ancora cenere, ancora eruzioni, ancora l’Etna protagonista. Se l’attività stromboliana del Cratere di Sud-Est va piano piano a trasformarsi in fontana di lava, l’Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) ha individuato un altro trabocco lavico con emissione di cenere, stavolta in direzione sud-ovest. Dopo la notte di fuoco, Mamma Etna ha preparato una giornata di cenere.
Pare che il prodotto vulcanico sia arrivato pure a Linguaglossa, in provincia di Catania.
Secondo i comunicati degli esperti e diverse testimonianze, si è formata una colonna eruttiva sull’Etna, la quale viene sospinta dal vento di scirocco in direzione ENE. A essere minacciato pure il territorio di Tarderia, frazione di Pedara.
Eruzione Etna: il comunicato ufficiale Ingv
“L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che l’attività stromboliana al Cratere di Sud-Est è gradualmente passata a fontana di lava, con almeno tre bocche in attività esplosiva; contemporaneamente è iniziato un trabocco lavico in direzione sud-ovest. Si osserva dalle telecamere di sorveglianza una forte emissione di cenere che, in accordo con il modello previsionale, si disperde in direzione ESE“.
L’Etna, dunque, continua a non arrestare la sua attività stromboliana. Un’altra nube – o colonna eruttiva – si è formata e procede sospinta dal vento in direzione ENE. Inoltre, diversi boati sarebbero udibili da Zafferana (Catania). L’Ingv ha parlato di un’altra forte emissione di cenere e vedendo le foto ci si chiede: ci si deve preparare a un’altra pioggia di cenere?
Etna, i grafici Ingv: tremore vulcanico di nuovo su livelli alti
Così come si vede dai grafici di Ingv, è stato registrato un nuovo aumento del tremore vulcanico sull’Etna. Si ritorna, dunque, a livelli alti di tremore.
Fonte immagine Ingv