Etna, apertura di una bocca eruttiva. Dai bollettini Ingv ai grafici, il resoconto di una notte di fuoco

Etna, apertura di una bocca eruttiva. Dai bollettini Ingv ai grafici, il resoconto di una notte di fuoco

CATANIA – Una notte di fuoco, eruzioni, colata lavica e cenere vulcanica: l’Etna non arresta la sua attività stromboliana. Di seguito la cronologia di quanto accaduto a partire dalle prime ore serali di ieri, con tanto di grafici, foto e bollettini diramati dagli esperti dell’Ingv.

Il bollettino delle 20,53

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che a partire dalle 18 UTC circa, si osserva dalle telecamere di sorveglianza che l’attività stromboliana del Cratere di Sud-Est è passata gradualmente a fontana di lava. Sulla base del modello previsionale, la nube eruttiva che raggiunge un’altezza di circa 9 km s.l.m., si disperde in direzione Est-Nord-Est. Inoltre, a partire dalle ore 18,28 UTC, si osserva l’apertura di una bocca eruttiva sull’alto versante orientale del Cratere di Sud-Est che produce attività esplosiva e un flusso lavico che si propaga in direzione Est. A partire dalle 18,38 si osserva anche un trabocco lavico che si propaga in direzione Sud-Ovest. Continua l’incremento dell’ampiezza media del tremore vulcanico. La localizzazione della sorgente del tremore rimane confinata nell’area del Cratere di Sud-Est alla profondità di circa 3.000 metri sul livello del mare. Dalle 18,20 UTC circa l’attività infrasonica mostra un decremento nell’ampiezza degli eventi infrasonici. La sorgente di tale attività è collocata nell’area del Cratere di Sud-Est“.

La bocca sul fianco orientale – fonte foto Gianni (Ingv)

 

Fonte foto Orazio Aleppo

 

Fonte foto Santo Scalia

Pioggia di cenere

Ricaduta di cenere è stata segnalata a Mascali (Catania) intorno alle ore 21,19.

Fonte foto Tonino Giorgianni

Un parossismo violento quello in atto ieri, con tanto di fulminazioni nella nube vulcanica piuttosto difficili da catturare e con una grande quantità di cenere in ricaduta.

Le immagini video

 

 

 

Fonte foto Valenti, Tarderia ore 20,30

 

Dalla strada Nicolosi Etna, ore 21 – Fonte Valenti

 

Da Tarderia ore 21,49 – Fonte Valenti

 

Da Tarderia ore 21,50 – Fonte Valenti

Bollettino delle 22,22

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che a partire dalle 19 UTC, la fontana di lava dal Cratere di Sud-Est si è gradualmente esaurita. In accordo con il modello previsionale, la dispersione della nube eruttiva ha riguardato il settore Est-Nord-Est del vulcano. La nube eruttiva ha raggiunto l’altezza di circa 9 km s.l.m.. La fontana di lava ha anche prodotto un trabocco lavico lungo il versante meridionale del Cratere di Sud-Est, che si è propagato in direzione Sud-Ovest, il cui fronte al momento si attesta ad una quota stimata di circa 2.900 metri s.l.m.. Inoltre, durante l’episodio di fontana, si è osservata l’apertura di una bocca eruttiva nell’alto versante orientale del Cratere di Sud-Est. Tale bocca produce una modesta attività esplosiva ed effusione lavica, con flussi che si riversano nell’alto settore della Valle del Bove.

Al momento, il fronte più avanzato si attesta ad una quota stimata di circa 2.700 metri s.l.m.. Attualmente persiste una debole attività stromboliana al Cratere di Sud-Est. Dopo il massimo raggiunto alle 18,50 UTC l’ampiezza del tremore vulcanico è rapidamente diminuita restando al momento su valori medio-alti. Le localizzazioni del tremore permangono nella zona del Cratere di Sud-Est ad una quota di circa 2.900 metri s.l.m.. Anche l’attività infrasonica ha subìto un netto decremento ed attualmente è sul livello basso. Durante la fase di fontana di lava le stazioni della rete clinometrica hanno registrato modeste variazioni. Non si osservano variazioni significative nei segnali acquisiti dalla rete GNSS“.

Fonte foto Tonino Giorgianni

L’Etna alle prime luci dell’alba

Fonte foto Tonino Giorgianni

 

Grafico dispersione nube eruttiva

Il bollettino delle 8,14

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dopo la cessazione dell’attività di fontana di lava al Cratere di Sud-Est, è continuata per alcune decine di minuti una debole attività stromboliana con emissione di cenere, che si è gradualmente esaurita.

Durante la notte e all’alba è continuata una debole attività effusiva alle bocche apertesi alla base sud-orientale del Cratere di Sud-Est, che hanno alimentato una colata lavica sulla parete occidentale della Valle del Bove con un fronte a circa 2.600 metri. All’alba odierna era attivo un piccolo flusso in prossimità della bocca effusiva, che aveva una lunghezza di poche decine di metri. Al momento non si osserva alcuna attività esplosiva al Cratere di Sud-Est.

L’ampiezza del tremore vulcanico nel corso delle ultime ore si è mantenuta su livelli bassi mostrando una tendenza all’aumento solo a partire dalle 3,30 UTC. Le sorgenti del tremore continuano ad essere collocate in prossimità del Cratere di Sud-Est ad una quota di circa 2.800 metri s.l.m.. L’attività infrasonica è alta con le localizzazioni degli eventi in corrispondenza del Cratere Bocca Nuova“.

Nella foto in evidenza: da Tarderia ore 21,50 – Fonte Valenti