Ambulanze in fila e mancanza di posti letto, emergenza non-Covid negli ospedali di Palermo: si attende la riconversione

Ambulanze in fila e mancanza di posti letto, emergenza non-Covid negli ospedali di Palermo: si attende la riconversione

PALERMO – Ambulanze in fila e mancanza di posti letto negli ospedali di Palermo. Sembra di essere tornati a nel 2020, quando i reparti Covid erano saturi e i medici dovevano in qualche modo “scegliere” a chi dare la precedenza per le cure. Stavolta, però, la situazione è diversa e riguarda i malaticomuni“, o cosiddetti pazienti non-Covid. I reparti dedicati alla malattia che ha sconvolto il mondo nell’ultimo anno e mezzo sarebbero vuoti, ma mancherebbero proprio i posti letto destinati ai pazienti ordinari. Scoppia, adesso, l’emergenza posti non-Covid.

La situazione più critica riguarderebbe l’ospedale Civico, che ieri all’ora di pranzo contava una decina di ambulanze per strada e in fila all’ingresso in attesa di poter fare accettare i pazienti nel Pronto Soccorso. All’interno dell’area d’emergenza del nosocomio, inoltre, pare ci fossero circa 60 pazienti  in attesa di essere ricoverati in reparto e altri 16 in attesa di essere visitati e refertati.

Intanto, la Regione ha disposto la riconversione di circa 200 posti letto al momento destinati ai positivi negli ospedali di Palermo. Tale riconversione, però, non è cosa immediata e procederebbe a rilento. Infatti, per riconvertire i posti letto Covid ci vorranno giorni, utili per dimettere gli ultimi pazienti e sanificare i locali.

Una situazione che, però, non riguarderebbe solo l’ospedale Civico, ma diversi presidi del capoluogo siciliano. Anche il sindacato dei medici tuona contro il governo regionale. Angelo Collodoro, vicesegretario regionale, ha parlato di incapacità e inadeguatezza di chi ha il governo della sanità.

Dalle file per i pazienti Covid a quelle per quelli non-Covid, il passo è breve. Sembra passata un’eternità eppure bisogna tornare indietro solo di qualche mese per osservare una situazione simile all’inverso. Anche questo è un effetto collaterale dell’emergenza Covid.

Immagine di repertorio