ITALIA – Il prossimo 1° luglio rappresenta un grande passo nella road map delle riaperture previste dal Governo Draghi. Infatti l’inizio del settimo mese dell’anno, oltre alla calura, permetterà la ripresa di alcuni settori che, data la pandemia da Covid, sono stati martoriati nell’ultimo anno.
Dal 1° luglio, secondo quanto previsto dal decreto-legge del 22 aprile, è permessa, nelle regioni zona gialla, la ripartenza di tutte le attività di centri culturali, centri sociali, centri ricreativi, sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò. Nelle riaperture dello scorso anno ricordiamo che per i casinò e sale gioco era previsto un distanziamento di 4 metri quadri per giocatore, sanificazione di fiches, carte e tavoli e capienza ridotta.
Dal 1° luglio riparte anche un altro settore fortemente colpito, quello delle piscine al chiuso, i centri natatori e i centri benessere. In questo caso, oltre a garantire l’usale distanziamento di un metro, nelle vasche bisogna garantire 7 metri quadri di spazio per ogni natante.
Consentite nuovamente anche le attività dei centri termali, nel rispetto di protocolli e linee guida adottati. Resta ferma l’attività dei centri termali adibiti a presidio sanitario limitatamente all’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza e per le attività riabilitative e terapeutiche.
Infine, dal 1° luglio tornano anche al chiuso gli spettatori per tutte le competizioni o eventi sportivi (non solo a quelli di interesse nazionale), nei limiti già previsti (25 per cento della capienza massima, con il limite di mille persone all’aperto e 500 al chiuso), e saranno nuovamente permessi i convegni e i congressi.
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