AGRIGENTO – “Oggi ad Agrigento è stato beatificato Rosario Angelo Livatino, martire della giustizia e della fede nel suo servizio alla collettività come giudice integerrimo che non si è lasciato mai corrompere“.
Lo ha dichiarato in mattinata Papa Francesco al Regina Caeli, ricordando la figura del “giudice bambino” divenuto beato nella giornata odierna.
“Si è sforzato di giudicare non per condannare ma per redimere. Il suo lavoro lo poneva sempre sotto la tutela di Dio, per questo è diventato testimone del Vangelo, fino alla morte eroica“, ha aggiunto. “Il suo esempio sia per tutti, specialmente per i magistrati, stimolo a essere leali difensori della legalità e della libertà“, ha concluso Francesco.
In mattinata è intervenuto anche il cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle cause dei Santi, durante la cerimonia di beatificazione.
“L’esempio del martire e beato sia da modello per tutti. La coerenza di Rosario Livatino ci sia dà incoraggiamento in tutti i momenti della vita, in un mondo in cui ci sono tante parole e pochi fatti è davvero importante. La credibilità umana è un valore di cui tutti noi hanno bisogno, sia i cattolici che i non cattolici“, ha dichiarato.
Ha espresso gratitudine, inoltre, il cardinale di Agrigento, Francesco Montenegro: “Ringrazio il Santo Padre per questa opportunità concessa alla Curia agrigentina. La grande scommessa deve essere quella di seguire il suo esempio e non farlo diventare un semplice santino“.
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