MISTRETTA – Nel pomeriggio di ieri, su delega della Procura della Repubblica al Tribunale di Patti, i militari di Mistretta (Messina) hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di un cittadino mistrettese, già noto alle forze dell’ordine, poiché ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia a danno della moglie.
In particolare, le indagini dei carabinieri hanno consentito di ricostruire i maltrattamenti, fisici e verbali, commessi dall’uomo nei confronti della moglie che hanno avuto inizio sin dal principio del loro rapporto, nel 2013, culminati nell’ultimo episodio di violenza verificatosi il 23 aprile scorso.
L’uomo, infatti, aveva privato la moglie di ogni mezzo di sostentamento, umiliandola in più occasioni in presenza anche di altre persone. In alcune circostanze l’uomo ha percosso la vittima per futili motivi arrivando a minacciarla persino di morte, inducendole una condizione psico-fisica di prostrazione.
Solo a seguito dell’ultimo episodio di violenza subito la donna ha trovato la forza per recarsi alla stazione carabinieri di Mistretta per chiedere aiuto, senza tuttavia voler denunciare il marito violento.
I carabinieri di Mistretta hanno comunque attivato la procedura del “codice rosso”, informando la Procura della Repubblica di Patti, diretta dal procuratore capo Angelo Vittorio Cavallo, che ha immediatamente richiesto al competente giudice per le indagini preliminari l’emissione di una misura cautelare, mettendo così fine alle violenze subite dalla donna. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato sottoposto agli arresti domiciliari.