ITALIA – Aperture sì, ma coprifuoco ancora da mantenere: fanno discutere le recenti dichiarazioni del sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, in relazione all’emergenza Covid e alle misure previste dal Governo per le prossime settimane.
Nel corso di un’intervista per il quotidiano “La Stampa”, il sottosegretario guarda con ottimismo alle riaperture, sostenendo che da maggio “i progressi della campagna di vaccinazione avranno un notevole impatto sui numeri della pandemia”.
Dal 26 aprile torneranno zone gialle e si inizierà con un programma di aperture che per Sileri saranno con ogni probabilità “irreversibili” grazie ai risultati positivi delle ultime settimane in termini di indice Rt e di vaccinazioni. Tuttavia, “I numeri attuali, seppur migliori, non sono ancora così buoni da abbattere tutte le restrizioni”. Il riferimento è al tanto odiato coprifuoco, che in queste ore è al centro del dibattito politico e sociale.
Come annunciato dallo stesso premier Draghi pochi giorni fa, il coprifuoco dalle 22 alle 5 rimarrà in vigore in tutte le zone. Per il sottosegretario Sileri si tratta di una scelta ragionevole, poiché i contagi sarebbero ancora troppo alti per permettere un allentamento rapido delle restrizioni.
“Portare l’Rt di molto sotto lo 0,8 permetterà di alleggerire alcune misure e allungare il coprifuoco fino a toglierlo del tutto, ma non corriamo troppo. L’incidenza di contagi è ancora alta. Dobbiamo scendere sotto i 5 casi ogni 10 mila abitanti”, si legge nell’intervista rilasciata a “La Stampa”.
In politica le opinioni sono discordanti. Non meno problematica è la reazione della popolazione alle imminenti riaperture e sul coprifuoco. Qual è la tua opinione in merito? Vota nel nostro sondaggio in basso.
Immagine di repertorio