MESSINA – Dalla speranza alla tragedia. L’avvocato Mario Turrisi, ricoverato in gravissime condizioni al Policlinico di Messina a seguito di un’emorragia cerebrale, sarebbe stato dichiarato dai medici del nosocomio in stato di morte cerebrale. L’uomo, 45 anni, si era sottoposto al vaccino AstraZeneca e due settimane dopo avrebbe sofferto di forti sintomi quali mal di testa, febbre e dolore alle orecchie.
A Pasqua la situazione sarebbe degenerata. Oltre ai forti dolori, infatti, Mario Turrisi avrebbe accusato anche un’emorragia cerebrale poi rivelatasi fatale.
Da precisare, come sempre in questi casi, che ancora non è emersa alcuna evidenza scientifica che dimostri la correlazione tra la somministrazione del vaccino e la morte. I casi sospetti, però, stanno diventando parecchi. Si tratta del secondo caso a Messina, successivo al decesso della professoressa Augusta Turiaco, morta a causa di una grave trombosi apparsa poche settimane dopo l’inoculazione del farmaco inglese.
Sul caso, subito segnalato all’Aifa, indaga anche la Procura di Patti. I familiari avrebbero dato l’assenso per l’espianto degli organi.
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