Catania, dai domiciliari rifiutati alla denuncia: procedimento archiviato per magistrato Rollo, Avv. Lipera: “Ingiusto”

Catania, dai domiciliari rifiutati alla denuncia: procedimento archiviato per magistrato Rollo, Avv. Lipera: “Ingiusto”

CATANIA – È stato denunciato per abuso d’ufficio, il magistrato di Catania Livia Rollo, operante nella IV Sezione del Tribunale del capoluogo etneo. Il querelante è Francesco Calì, detenuto a rischio ictus che, nei mesi scorsi, insieme al suo difensore, Avvocato Giuseppe Lipera, si è visto rigettare la richiesta di arresti domiciliari.

Per spiegare bene la vicenda dobbiamo fare un passo indietro: Calì è imputato in un procedimento penale pendente davanti al Tribunale di Siracusa. Lo scorso 5 ottobre gli viene rigettata la richiesta di domiciliari dal presidente Rollo. La Corte di Cassazione Quarta Sezione, il successivo 30 gennaio però, annulla il rigetto e chiama a decidere sul rinvio il Tribunale del Riesame. Ed è proprio tra i componenti del Collegio che Francesco Calì ritrova il magistrato Rollo.

Secondo l’Avvocato Lipera, proprio durante l’udienza di rinvio del Tribunale del Riesame di Catania, viene richiesto l’allontanamento dall’aula del giudice Rollo, in quanto estensore del provvedimento originario oggetto dell’impugnazione. Il legale e l’imputato sarebbero stati “rassicurati” sul fatto che la stessa non avrebbe partecipato alla deliberazione.

Ma non è finita qui: nel corso dell’udienza sarebbe saltata fuori una richiesta di perizia – da parte della dott.ssa Rollo – al Tribunale di Siracusa, di cui il difensore di Calì non ne era a conoscenza, e i cui dubbi hanno fatto ritenere opportuno all’imputato e al suo legale, di procedere a denuncia-querela nei confronti del magistrato di Catania. Il tutto per un “interessamento ingiustificato” del giudice. Nello specifico, il giudice Rollo, avrebbe presentato una perizia successiva all’annullamento della Cassazione. Una perizia trasmessa via Pec senza che il tribunale del Riesame avesse chiesto alcunché.

La denuncia è stata presa in carico dalla Procura di Messina che però ha disposto l’archiviazione del procedimento penale, a detta del difensore “il provvedimento è errato e ingiusto“. Contro l’archiviazione del G.I.P. è stata fatta impugnazione e presentato reclamo al Tribunale di Messina.