BIELLA – Ancora una morte “sospetta“ dopo l’inoculazione di un vaccino, ancora AstraZeneca protagonista. A Biella (Piemonte), un professore di clarinetto di 57 anni, Sandro Tognatti, è morto domenica scorsa appena 17 ore dopo la somministrazione della prima dose del vaccino AstraZeneca. Oggi è stata effettuata l’autopsia sul corpo dell’uomo per capire se la sua morte fosse effettivamente correlata all’inoculazione della prima dose del farmaco contro il Covid o se, invece, possa essere stata causata da altri fattori.
Secondo le prime informazioni, dall’esame autoptico non sarebbe emerso alcun elemento che permetta di collegare la morte alla vaccinazione. Il decesso del professore Tognatti sarebbe avvenuto, invece, per un problema cardiaco improvviso, che non avrebbe nulla a che vedere con la somministrazione del vaccino AstraZeneca.
L’esame, durato più di due ore, è stato effettuato dal dottor Roberto Testi, medico legale e presidente del Comitato tecnico scientifico dell’Unità di crisi della Regione Piemonte per l’emergenza Coronavirus. Assieme al dottor Testi sarebbe stato presente un consulente nominato dalla famiglia. Non sarebbero stati evidenziati i famosi trombi, i quali sarebbero stati considerati gli effetti collaterali più gravi dei vaccini targati AstraZeneca.
Da ricordare che diversi lotti dell’azienda biofarmaceutica anglo-svedese sono stati sequestrati dai carabinieri in via precauzionale a causa di diverse “morti sospette“ avvenute dopo la somministrazione dello stesso farmaco. Inoltre, l’Aifa (Agenzia italiana del Farmaco) ha comunicato con una nota la decisione di sospendere momentaneamente e in via precauzionale la somministrazione di AstraZeneca in tutta Italia. Una decisione già presa da Olanda, Danimarca, Germania e Francia.
Sulla morte di Tognatti, la Procura di Biella ha aperto un fascicolo che ipotizza, al momento a carico di ignoti, l’omicidio colposo. La procuratrice capo, Teresa Angela Camelio, ha disposto anche il sequestro dell’intero lotto AstraZeneca con cui è stato vaccinato il docente 57enne. Al momento, però, non esiste alcuna correlazione tra la somministrazione del siero contro il Covid e il decesso dell’uomo. Per questo il provvedimento di sequestro è stato disposto dalla procuratrice a scopo cautelativo.
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