CATANIA – Continuano le indagini sui pochissimi sopravvissuti all’ecatombe che pochi giorni fa si è consumata nelle acque del Canale di Sicilia e verrà anche eseguito l’interrogatorio richiesto dall’ufficio del giudice, dei due uomini ritenuti responsabili della tragedia: Mohammed Alì Malek e Mahmud Bikhit.
Si erano travestiti da migranti per cercare di confondersi tra i superstiti che hanno visto morire in mare probabilmente oltre 850 persone, ma grazie alle testimonianze sono stati identificati.
Entro le prossime 48 ore, quindi, si saprà il risultato dell’interrogatorio di garanzia per stabilire la carcerazione.
Dai vari racconti che si stanno susseguendo nelle ultime ore è emerso che coloro che si trovavano nei ponti inferiori sono stati chiusi all’interno dello scafo e che le porte sono state serrate. Per tale ragione Mohammed Alì Malek, è accusato anche di sequestro di persona, aggravato dalla presenza di minori.
Gli incidenti probatori avranno luogo a partire dalla mattina di venerdì 24 aprile.