ISRAELE – La lotta al Coronavirus va combattuta con le armi delle quali dispone la medicina, con i vaccini come truppe d’assalto e le cure per contrastare gli effetti dell’infezione come prima linea di difesa. Una guerra da combattere (e vincere) puntando su questi due fronti della ricerca scientifica e medica e che avrebbe portato un nuovo e importante risultato direttamente da Israele e che riguarda un nuovo rinforzo alla prima linea di difesa. Un nuovo farmaco, chiamato Exo-Cd24, avrebbe superato infatti le prime fasi di sperimentazioni.
La medicina anti-Covid viene dall’Ichilov Medical Center di Tel Aviv e avrebbe dimostrato di alleviare i sintomi del Covid in pazienti infettati in condizioni tra il modesto e il serio, garantendo inoltre un rapido recupero. L’Exo-Cd24 sarebbe stato somministrato su 30 contagiati ricoverati, i quali sarebbero guariti. Non solo, 29 di questi si sarebbero ripresi in un arco breve di 5 giorni.
Sarebbe stata notata un’efficacia del 96,6% in fase sperimentale. Il motivo risiederebbe nella capacità del farmaco di colpire direttamente la tempesta di citochine, che causerebbe la sindrome infiammatoria sistemica, la quale manderebbe in tilt il sistema immunitario di chi viene colpito dal Coronavirus e permetterebbe allo stesso di attaccare i polmoni.
Un’altra caratteristica dell’Exo-Cd24 sarebbe quella collegata alla modalità di somministrazione. La cura contro il Covid, infatti, verrebbe somministrata direttamente ai polmoni e per inalazione una volta al giorno e per mezzo di una tecnica che richiederebbe ben poco tempo per essere attuata dagli operatori sanitari.
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