CACCAMO – Procede il tragico caso del ritrovamento del cadavere bruciato di Roberta Siragusa, la giovanissima ragazza uccisa dal fidanzato 19enne, Pietro Morreale.
Rimandate l’udienza di convalida per il ragazzo – al momento in custodia in carcere per omicidio e occultamento di cadavere – e l’autopsia sul corpo della ragazza, entrambe fissate per la giornata di oggi.
Il difensore di Pietro Morreale, l’avvocato Giuseppe Di Cesare, avrebbe chiesto al giudice per le indagini preliminari l’incidente probatorio sull’esame autoptico, quindi che un perito nominato dal giudice si incarichi di effettuare l’autopsia, piuttosto che quello incaricato dalla procura.
Procedono intanto le indagini del carabinieri che, giunti sul luogo del ritrovamento del corpo di Roberta, il burrone verso cui sono stati indirizzati dallo stesso fidanzato, starebbero adesso cercando nuove risposte alle molte incongruenze fornite dalla versione dei fatti del giovane indiziato. Tra le domande che ancora non trovano risposta ce n’è una: dove è stata uccisa Roberta?
A far sorgere il dubbio è proprio la stessa salma della giovane, ritrovata parzialmente bruciata ma su un suolo che non riporta tracce dell’atto.
Fonte immagine Facebook Roberta Siragusa