PALERMO – Sono andati avanti tutta la notte gli accertamenti sulla morte di Roberta Siragusa, la ragazza 17enne di Caccamo il cui corpo è stato ritrovato ieri mattina alle pendici del monte San Calogero, nella piccola cittadina del palermitano.
I carabinieri della Compagnia di Termini Imerese, sotto la direzione della Procura della Repubblica hanno sentito le persone che nelle ultime ore avevano avuto contatti con la ragazza.
Le indagini hanno fatto emergere diverse incongruenze nella ricostruzione dei fatti, per cui la Procura della Repubblica di Termini Imerese ha emesso nei confronti del fidanzato, Pietro Morreale, che si è avvalso della facoltà di non rispondere, un provvedimento precautelare di “fermo di indiziato di delitto”, in quanto ritenuto responsabile di omicidio e occultamento di cadavere.
I familiari della vittima in queste ore sono assistiti dal servizio psicologico messo a disposizione dall’Arma dei carabinieri.
Il corpo della ragazza è stato portato all’istituto di medicina legale del Policlinico “Paolo Giaccone“ di Palermo dove nei prossimi giorni verrà effettuato l’esame autoptico.
Il fermato è stato rinchiuso nel carcere Antonino Burrafato di Termini Imerese. Proprio per quest’ultimo, una sfilza di commenti, sono giunti da ogni dove. Il profilo social del giovane è stato sommerso da insulti di ogni genere. Tutti contro il 19enne di cui, all’inizio, si era detto avesse dichiarato la propria colpevolezza. Alcune ore dopo, però, il legale avrebbe smentito tutto: il suo assistito sarebbe innocente.