ITALIA – Gennaio è un mese interminabile. La percezione che si ha è che duri non 31 giorni ma almeno il doppio. Questo perché si tratta di una sorta di “lunedì” dell’anno appena iniziato, si ricomincia con la dieta dopo le festività natalizie, si torna a lavoro dopo le vacanze, è il mese del “Blue Monday” e, ad aggravare il tutto, fa freddo.
In particolare, proprio su questo ultimo punto, a chiudere il cerchio ci sono il 29, 30 e 31 gennaio: i Giorni della Merla, considerati i più gelidi di tutto l’inverno. Vediamo perché.
Tante versioni, un’unica credenza
Le origini di questa credenza sono piuttosto incerte e, anzi, a supportare la tesi che si parli di giorni particolarmente freddi ci sono almeno 2 versioni che spiegherebbero il perché di questa leggenda.
Nello specifico, secondo la prima, un tempo gennaio era di 28 giorni e non 31 come ora. Si dice che – personificando il mese – Gennaio fosse un tipo molto simpatico, ma invidioso di una Merla, dal meraviglioso becco giallo e penne bianco splendente.
Proprio per questo, era il bersaglio prediletto e, ogni volta che usciva in cerca di cibo, ad accoglierla c’era una bufera di neve e vento. Così, la Merla, stanca di essere presa di mira da Gennaio, decise di fare scorta di provviste e di non muoversi dal nido per tutto il mese. Alla fine, come smacco, comunicò la sua decisione al “rivale”.
Gennaio, per ripicca, andò da Febbraio (che all’epoca aveva 31 giorni) e gli chiese 3 giorni in prestito per vendicarsi. Una volta ottenuti, scatenò una bufera gelida che durò ininterrottamente per quelle giornate in più. La povera Merla, per sopravvivere, si rifugiò in un camino e, una volta uscita, le sue penne erano diventate tutte nere. Da allora, gennaio ha 31 giorni, i merli sono neri e gli ultimi 3 giorni del primo mese dell’anno sono davvero i più freddi.
La seconda versione della leggenda
Un merlo, una merla e tre figli sono i protagonisti della seconda versione della leggenda. In particolare, la famigliola aveva costruito un rifugio sotto un tetto, per ripararsi dal freddo e dalla neve abbondante. Il cibo, date le temperature basse, scarseggiava sempre di più e il merlo tentò di cercare una nuova sistemazione per sopravvivere e stette via 3 giorni (appunto gli ultimi 3 di gennaio).
Nel frattempo, la merla si spostò su un comignolo in cerca di calduccio. Al ritorno, il merlo ebbe difficoltà a riconoscere la sua famiglia, dato che le candide piume erano diventate tutte nere per via del fumo del camino. Successivamente, anche lui divenne più scuro proprio per quel contatto ravvicinato con la cenere. Da allora i merli nacquero sempre neri.
Sebastiano Pauli e il cannone nero
Sebastiano Pauli, per spiegare la locuzione “Giorni della Merla“, al di là delle leggende, ha esposto – nel 1740 – la sua ipotesi: si rifà ad alcuni soldati che dovevano trasportare un cannone nero di ghisa da una sponda all’altra del fiume Po, proprio a gennaio e proprio con le acque gelide.
Ecco le sue parole: “I giorni della Merla in significazione di giorni freddissimi. L’origine del quel dettato dicon esser questo: dovendosi far passare oltre Po un Cannone di prima portata, nomato la Merla, s’aspettò l’occasione di questi giorni: ne’ quali, essendo il Fiume tutto gelato, poté quella macchina esser tratta sopra di quello, che sostenendola diè il comodo di farla giugnere all’altra riva. Altri altrimenti contano: esservi stato, cioè un tempo fa, una Nobile Signora di Caravaggio, nominata de Merli, la quale dovendo traghettare il Po per andare a Marito, non lo poté fare se non in questi giorni, ne’ quali passò sovra il fiume gelato“.
Sono realmente i giorni più freddi dell’anno?
Meteorologicamente parlando, però, analizzando le statistiche degli ultimi anni, non pare essere vero che il 29, 30 e 31 gennaio siano realmente i giorni più freddi dell’anno: secondo i dati, infatti, dopo il 10 gennaio la temperatura tende a salire, seppur di poco.
C’è da dire, però, che il tempo passa ma le credenze restano e quindi i Giorni della Merla sono rimasti i più gelidi dell’anno, almeno solo metaforicamente. Tra l’altro, si dice che, se realmente saranno giorni freddi, allora la primavera sarà splendida e mite, altrimenti arriverà in ritardo, facendosi attendere bramosamente.
In generale, l’inverno è il momento perfetto per piumone, cioccolata calda e un buon film. Approfittiamo, quindi, della situazione d’emergenza sanitaria che stiamo vivendo per riscoprire il valore della famiglia, il calore e dimentichiamoci – almeno per quest’anno – il gelo dei “Giorni della Merla”, che sia vero o no.