SICILIA – Maltempo in Sicilia. È cominciata nel peggiore dei modi, da un punto di vista meteorologico, la prima domenica di dicembre sull’isola. Dalla mezzanotte, infatti, la Protezione Civile Regionale ha diramato lo stato di allerta arancione (compresa tra la gialla e la rossa) su tutto il territorio regionale.
Particolarmente colpito, sin dalle prime luci dell’alba, il settore ionico e le province di Messina, Catania, Siracusa e Ragusa. La perturbazione che sta colpendo la Sicilia sta causando venti intensi, con piogge su tutta l’area e temporali sparsi.
Temporali anche in provincia di Agrigento, Enna e Caltanissetta; leggermente migliore la situazione nella parte occidentale e, quindi, nelle province di Palermo e Trapani.
Maltempo in Sicilia, le prossime ore
Sulla fascia ionica, venti e piogge di modesta intensità dovrebbero persistere almeno per tutto il corso della mattinata. Un graduale miglioramento potrebbe verificarsi dalle prime ore del pomeriggio.
I venti, però, continueranno a soffiare a velocità che, in alcune zone, potrebbero toccare i 90 km/h. Questo, nello specifico, potrebbe capitare in provincia di Messina e nelle zone montuose.
In netto miglioramento, già dalla mattinata, le condizioni meteo su Palermo e Trapani.
Maltempo in Sicilia, le raccomandazioni
Il Dipartimento Regionale di Protezione Civile raccomanda ai sindaci di portare a conoscenza della popolazione, le seguenti misure di autoprotezione (buone pratiche) che i cittadini devono seguire per evitare comportamenti che mettano a rischio le vite umane:
- prestare attenzione alle indicazioni fornite dalle autorità e dai mezzi di comunicazione;
- non sostare sui ponti o lungo gli argini o le rive di un corso d’acqua in piena;
- non sostare in aree soggette a esondazioni o allagamenti anche in ambito urbano;
- non tentare di arginare la massa d’acqua – spostarsi ai piani superiori;
- non percorrere un passaggio a guado o un sottopassaggio durante e dopo un evento piovoso, soprattutto se intenso, né a piedi né con un automezzo;
- allontanarsi dai luoghi se si avvertono rumori sospetti riconducibili all’edificio (scricchiolii, tonfi) o se ci si accorge dell’apertura di lesioni nell’edificio;
- allontanarsi dai luoghi se ci si accorge dell’apertura di fratture nel terreno o se si avvertano rimbombi o rumori insoliti nel territorio circostante (specialmente durante e dopo eventi piovosi particolarmente intensi o molto prolungati);
- nel caso si debba abbandonare l’abitazione, chiudere il gas, staccare l’elettricità e non dimenticare l’animale domestico, se presente;
- non sostare al di sotto di una pendice rocciosa non adeguatamente protetta (sempre) o argillosa (durante e dopo un evento piovoso);
- allontanarsi dalle spiagge, dalle coste, dai moli durante le mareggiate e in caso di allerta tsunami;
- non sostare, non curiosare in aree dove si è verificata una frana o un’alluvione: possono esserci rischi residui e si ostacola l’operazione dei tecnici e dei soccorritori.