PALERMO – Nel corso del fine settimana, anche in provincia, la Polizia di Stato di Palermo ha proseguito a contrastare ogni condotta inappropriata che, anche e non solo nel campo del contrasto al fenomeno pandemico, sia contraria alle disposizioni di legge.
I poliziotti sono stati particolarmente attivi nella città di Bagheria.
In prima battuta, è stato scoperto e sanzionato un assembramento particolarmente folto e tanto più grave poiché realizzato in casa: il blitz dei poliziotti del commissariato di Pubblica Sicurezza di Bagheria è scattato, infatti, a seguito di una segnalazione relativa a un appartamento situato al primo piano di uno stabile di una nota arteria bagherese.
All’interno vi erano ben 17 persone, stipate in un ambiente di circa 25 metri quadri, intente a seguire un corso di formazione professionale organizzato da una ditta privata. I partecipanti al corso, parecchi dei quali provenienti da altri comuni, suddivisi in gruppi di tre e quattro persone, erano vicini tra loro, senza rispettare il distanziamento minimo.
L’assembramento è stato sciolto dai poliziotti che hanno, inoltre, denunciato tutti i partecipanti, compreso il titolare della ditta, per la violazione della normativa di riferimento.
Sempre a Bagheria, gli agenti hanno riscontrato che, in un esercizio di Internet Point si svolgessero scommesse non autorizzate. L’accesso ispettivo, condotto dai poliziotti del Commissariato locale assieme al personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, è avvenuto nel contesto di un monitoraggio periodico di attività che, sotto le false insegne di Internet Point, celano la loro reale natura di centri scommesse. Era quello che succedeva nel locale bagherese, dove è stato accertato che il titolare avesse messo a disposizione dei clienti il suo account attraverso il quale, dai computer dell’attività stessa, erano state formulate una cinquantina di scommesse online.
Nei fatti, il mero Internet Point si era trasformato in centro scommesse, in assenza di concessione-autorizzazione o licenza di polizia. È stata, quindi, riscontrata un’organizzazione volta ad accettare, raccogliere o comunque favorire l’accettazione o la raccolta di scommesse abusive di qualsiasi genere da chiunque accettate in Italia o all’estero.
Sono stati denunciati, penalmente, il titolare e un avventore/scommettitore, presente durante l’ispezione e sorpreso a effettuare una scommessa. Si è proceduto poi al sequestro di due PC e di una stampante termica ed è stata, infine, elevata una sanzione di 50mila euro.
Anche a Partinico è stato svolto un servizio antiabusivismo, stavolta condotto dai poliziotti del locale Commissariato di Pubblica Sicurezza assieme alla Guardia di Finanza e alla Polizia Municipale.
A fronte di numerosi controlli su altrettanti esercizi commerciali, gravi irregolarità sono state registrate nell’attività, praticamente abusiva, di un esercente, ambulante, di prodotti alimentari. Sono stati sequestrati 175 chili di frutta varia e 75 chili di sale in pacchi. L’attività era priva di Scia, motivo per cui è stata elevata una sanzione di poco superiore ai 5mila euro e tutta la merce sequestrata è stata distrutta poiché priva di tracciabilità.
I servizi proseguiranno nel corso delle prossime settimane.
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