Approvata all’Ars la legge per il contrasto al gioco d’azzardo: ecco cosa prevede

Approvata all’Ars la legge per il contrasto al gioco d’azzardo: ecco cosa prevede

PALERMO – L’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato nelle scorse ore il ddl intitolato “Norme per la prevenzione e il trattamento del disturbo da gioco d’azzardo”. La nuova legge è il frutto dell’accorpamento di tre ddl – a firma dei deputati Margherita La Rocca Ruvolo (Udc), Giancarlo Cancelleri (M5s) e Antonio Catalfamo (FdI) – varati l’anno scorso in commissione Salute.

Le dichiarazioni di Margherita La Rocca Ruvolo

Esprime soddisfazione la presidente della sesta commissione dell’Ars. “La nuova legge – dichiara Margherita La Rocca Ruvolo – ha l’obiettivo di tutelare la salute delle persone, spesso vulnerabili, che rischiano di ammalarsi da gioco d’azzardo e che hanno bisogno d’aiuto.

Si è concluso un iter legislativo avviato in commissione Salute dove abbiamo audito tutte le parti interessate, dalle organizzazioni di categoria alle associazioni di volontariato che sul territorio si occupano di prevenzione. I sindaci avranno la possibilità di poter intervenire efficacemente tramite controlli sulla proliferazione delle sale da gioco nel loro comune disponendo, qualora necessario, regolamenti e prescrizioni restrittive. 

Ringrazio tutti i colleghi deputati, sia quelli che in commissione Salute hanno sottoscritto la proposta sia quelli che l’hanno sostenuto in aula, e il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè che ha fatto propria l’iniziativa parlamentare mantenendo un impegno preso”.

Cosa prevede la nuova legge

La nuova legge prevede il divieto d’apertura di centri di scommesse e spazi per il gioco, nonché la nuova installazione di apparecchi, ad una distanza minima dai “luoghi sensibili” – come scuole, parrocchie, caserme, strutture sanitarie, centri di aggregazione per giovani e anziani – fissata in 300 metri per i comuni con meno di 50.000 abitanti e in 500 metri per i comuni con più di 50.000 abitanti. Prevista anche l’istituzione dell’Osservatorio Regionale sul Disturbo da gioco d’azzardo al fine di conoscere e monitorare il fenomeno e di valutare l’efficacia delle politiche messe in atto per contrastarlo. L’Osservatorio collaborerà con i competenti organi dello Stato e con le Forze di Polizia nella lotta al gioco illegale.

Le Asp promuoveranno gli interventi di prevenzione del rischio della dipendenza da GAP con iniziative di sensibilizzazione, informazione, educazione per fornire un primo servizio di ascolto, assistenza e consulenza sul tema del disturbo da gioco d’azzardo, anche attraverso la predisposizione di piani di informazione, con particolare riferimento al gioco on line, rivolti agli studenti. I Servizi delle dipendenze patologiche delle Asp assicureranno: l’attività di accoglienza; la valutazione diagnostica; la presa in carico e cura; il reinserimento sociale della persona affetta da GAP; il sostegno ai familiari, anche in collaborazione con le associazioni che si occupano di disturbo da gioco d’azzardo.

La Regione rilascerà, a cura dei Comuni, agli esercenti di pubblici esercizi, ai gestori di circoli privati e di altri luoghi deputati all’intrattenimento che sceglieranno di non installare apparecchiature per il gioco d’azzardo lecito, il marchio regionaleSlot? No Grazie!”. I Comuni possono prevedere forme premianti per chi aderisce al progetto.

Spetterà ai Comuni la competenza dei controlli, tramite la Polizia locale sui locali, al fine di evitare la diffusione del fenomeno del disturbo da gioco d’azzardo e di garantire il monitoraggio.

La legge è frutto del lavoro anche della VI Commissione, unisce infatti diversi ddl tra cui quello a firma dei deputati di Attiva Sicilia Angela Foti, Matteo Mangiacavallo, Elena Pagana, Valentina Palmeri e Sergio Tancredi.

Le dichiarazioni di Attiva Sicilia

Il gioco d’azzardo per alcuni diventa una patologia a tutti gli effetti – affermano i deputati di Attiva Sicilia –. Una piaga che affligge tantissime famiglie siciliane la cui situazione è ancora peggiore in questo grave momento di difficoltà. Ecco perché è stato importante dotarsi di una legge che possa arginare il fenomeno, tenendolo lontano dalle persone che maggiormente rischiano di cadere nel baratro del gioco senza riuscire a fermarsi”.

Immagine di repertorio