FAVARA – Ha suscitato sdegno e indignazione l’azione di un arbitro allo stadio “Bruccoleri” di Favara (Agrigento), che avrebbe allontanato il giornalista Totò Arancio, da anni sulla sedia a rotelle, dal rettangolo di gioco, dove di solito segue le partite.
Il direttore di gara avrebbe invitato Arancio a recarsi in tribuna, nonostante le difficoltà dovute alle barriere architettoniche.
La segreteria provinciale di Agrigento dell’Associazione Siciliana della Stampa ha espresso solidarietà al collega in un comunicato ufficiale.
“A causa della presenza di barriere architettoniche allo stadio ‘Bruccoleri’ di Favara, Arancio, costretto su una sedia a rotelle per la sua disabilità, ha sempre svolto la sua attività giornalistica, da oltre trenta anni, dall’interno del terreno di gioco. Oggi, il direttore di gara di Pro Favara-Sporting Vallone, applicando in maniera rigida il regolamento, ha invitato il collega a uscire dal rettangolo di gioco perché ‘non inserito in distinta’”, si legge nel resoconto di Assostampa.
“Ovviamente il collega non poteva essere inserito in distinta, che comprende dirigenti e calciatori, ma è stato sempre autorizzato a seguire le partite da zone adiacenti al rettangolo di gioco. A volte, come avviene nelle altre sfere del ‘vivere civile‘, le migliori regole da applicare provengono dal buon senso”, continua l’associazione.
“Chiederemo conto di questo comportamento alla Lega Nazionale Dilettanti e dell’Associazione Italiana Arbitri. L’intera categoria dei giornalisti agrigentini è vicina al collega Totò Arancio che, siamo sicuri, grazie alla sua passione e professionalità, non si farà condizionare e proseguirà a raccontarci bellissime pagine di cronaca sportiva”.
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