“L’Epifania tutte le feste porta via”, recita un vecchio detto. Con il 6 gennaio, infatti, si chiude il periodo delle Feste natalizie iniziato il 24 dicembre e anticipato da un lungo mese di preparativi.
Dopo due settimane trascorse tra pasti abbondanti in famiglia, recupero delle faccende lasciate da parte nel periodo pre-natalizio o di qualche ora di sonno persa e grandi acquisti, per tutti è giunto il momento di tornare alla vita di tutti i giorni: scuola, università, lavoro…
Chi non ha avuto il tempo di riposare o semplicemente non si sente pronto a ritornare alla monotonia della quotidianità, vive questo momento di transizione con poco entusiasmo.
Per tanti, quindi, il giorno dell’Epifania si trasforma in una sorta di “blue day“, un giorno caratterizzato da “depressione” e preoccupazioni: c’è chi pensa con rammarico a quanti progetti non è riuscito a ultimare, chi non riesce a tollerare il pensiero di sentire la sveglia suonare nuovamente alle prime luci dell’alba e chi, invece, già vive un momento di nostalgia del Natale appena trascorso quando si trova costretto a riporre le decorazioni negli scatoloni.
Tuttavia, l’arrivo della Befana non è necessariamente vissuto con tristezza. Alcune persone vedono con sollievo la fine del frenetico periodo natalizio, che già da inizio dicembre spesso costringe tutti a correre da un negozio all’altro, a trascorrere ore interminabili ai fornelli o a viaggiare da un luogo all’altro senza un attimo di tregua.
In più, chi ha tanta voglia di ricominciare o si trova ad affrontare una sfida interessante nel nuovo anno, un cambio di lavoro o un percorso di studi appena intrapreso, affronta il rientro dalle “ferie” con molta positività ed energia.
Altri ancora, infine, non vedono l’ora di mettere in atto i propri propositi per il nuovo anno e manifestare al mondo la rinnovata energia con la quale si spera di affrontare il mese di gennaio e il resto dell’anno.
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