CATANIA – In un momento negativo per lo sport nella città di Catania, la quale vede sempre più proteste che successi, poche sono, purtroppo, le eccellenze tra gli etnei. Il calcio professionistico regala poche gioie e sono sempre più spesso i giovani che riescono a far sperare in un futuro più roseo.
Basti pensare a Emanuele Pecorino, il quale dal Catania è passato alla primavera del Milan all’età di 18 anni. Oppure all’Ekipe Orizzonte, il “Real Madrid della pallanuoto femminile“; una squadra vincente tutta marca “liotru”. Ma le gioie non finiscono di certo qui. Nel mondo della kickboxing c’è un ragazzo di 19 anni, catanese ovviamente, che ha regalato e regala emozioni e vittorie non solo a se stesso, ma al mondo dello sport etneo.
Giancarlo Zignale rappresenta il futuro della kickboxing, non solo catanese, ma anche italiana. Tre volte di fila campione italiano e terzo al mondo, un palmarès che a soli 19 anni farebbe invidia a chiunque e che ha voluto condividere in un’intervista, nella quale ha parlato dei suoi sogni e delle sue aspirazioni. I suoi idoli e i suoi valori, senza tralasciare qualche consiglio per chi si vuole affacciare o si è appena affacciato a quest’altro meraviglioso mondo sportivo, meno conosciuto ma comunque affascinante, che è la kickboxing.
Quella kickboxing che, secondo le sue parole, “ha aiutato a trovare la mia strada“. Giancarlo non vuole solo avere successo per sé, non punta a diventare un buon atleta e basta. Vuole di più, vuole aiutare gli altri a diventarlo, “mi piacerebbe diventare uno dei migliori allenatori in Italia” , ha detto, “mi piace vedere crescere le persone, seguirle e costruirle. Confrontare il mio percorso sportivo con il loro e, se possibile, lasciare un’impronta nei più piccoli“.
Quei piccoli che, come lui, saranno e già sono il futuro della nostra terra, della nazione e del mondo. Un messaggio importante quello lasciato da Giancarlo, con la grinta e la genuinità che solo i giovani riescono a dare, nello sport come nella vita. Giancarlo Zignale, catanese di 19 anni, rappresenta il futuro italiano della kickboxing e un esempio per chi vuole aspirare e non vuole smettere di lottare per ciò in cui si crede.
Di seguito l’intervista integrale.