“Un Magistrato brillante che amava il proprio lavoro”: cordoglio per la morte di Giovanni Romano

“Un Magistrato brillante che amava il proprio lavoro”: cordoglio per la morte di Giovanni Romano

PALERMO – “No, non è giusto morire a 39 anni sulla strada, senza neppure che ci sia la possibilità di giocarsi una carta per la vita”: inizia così il lungo post della pagina Facebook Avvocati Rando Gurrieri Di Martino&Partners, a seguito della tragedia avvenuta nelle scorse ore al chilometro 79 dell’autostrada A19 (Palermo-Catania).

Secondo una prima ricostruzione di quanto accaduto, una Volkswagen Tiguan grigia sarebbe stata travolta e letteralmente “schiacciata” dal rimorchio di un tir che trasportava generi alimentari. A seguito dell’impatto, ha perso la vita Giovanni Romano, 39 anni, di professione Magistrato.

“Siamo esterrefatti, addolorati, per la morte, poche ore fa, lungo un’autostrada da sempre assassina, di uno dei Magistrati più giovani, e brillanti, della Sicilia, il sostituto procuratore di Enna Giovanni Romano, un uomo dotato non solo del senso dello Stato e del diritto, ma anche, come da tutti riconosciuto, di capacità umane straordinarie”, continua il post. “‘Sorrideva sempre…‘, ci ha scritto una collega.
Di fronte alla morte, tutti sono uguali, a prescindere dalla professione. Piangiamo il dottor Romano per ciò che è stato innanzitutto come uomo. Amava il proprio lavoro, e non a caso è morto nell’adempimento del proprio dovere“.

La vittima, infatti, si stava recando, a bordo della proprio auto, “e non di un’auto blu”, ad un incontro con il vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, David Ermini, in visita in Sicilia. “Non è riuscito ad arrivare, invece è arrivata una tragica notizia, ed è stato annullato tutto. E ad Enna il Tribunale si è fermato, tutto sospeso, udienze comprese.

Il mezzo pesante, a seguito dell’impatto con l’auto del Magistrato, è caduto giù dal viadotto all’altezza di Tremonzelli dopo aver abbattuto il muro. Il conducente del tir è stato trasportato in gravi condizioni all’ospedale di Caltanissetta grazie all’intervento dell’elisoccorso.

Giovanni Romano, invece, sarebbe morto sul colpo lasciando la moglie e un figlio piccolo.

“Non sono che parole, pesanti come pietre, quelle affidate ad uno scarno comunicato dell’Associazione Nazionale Magistrati, che tuttavia danno il senso della perdita, immane, che la Giustizia ha subito: ‘Apprendiamo con sgomento la tragica notizia della scomparsa del giovane collega Giovanni Romano, sostituto procuratore della Repubblica a Enna, che stamane ha perso la vita in un incidente stradale. Giovanni era un magistrato brillante ed aveva una carica umana straordinaria, qualità riconosciute ed apprezzate da tutti‘. Ed anche tutti noi ci stringiamo, in un abbraccio sincero e non formale, attorno alla moglie, anch’essa Magistrato, Germana Maffei e ai familiari. R.I.P. Procuratore, la terra Le sia lieve, non la dimenticheremo“.

Anche dall’Istituto Comprensivo Colozza Bonfiglio di Palermo arriva un lungo messaggio di cordoglio: “Abbiamo appreso oggi, con enorme dolore, la notizia della tragica scomparsa di un giovane e tenace Magistrato, che aveva in poco tempo lasciato una grande impronta nel suo cammino per contrastare la Mafia. Siamo tutti attoniti e vogliamo stringerci in un grande abbraccio ai familiari di questo uomo che con la passione, il coraggio con cui ha vissuto il suo impegno, resta un esempio per tutti noi. È ancora nei nostri ricordi più emozionanti il suo intervento a scuola, per testimoniare i principi di giustizia e legalità che ha voluto raccontare ai nostri studenti. Grazie Giovanni Romano per essere stato l’eroe del quotidiano, nella tua straordinaria semplicità ed umanità, in questa tua breve vita terrena sei stato uno fra i Giusti di cui noi Siciliani, noi Palermitani, siamo orgogliosi di poterti annoverare, oggi, domani, sempre…“.

Fonte immagine Facebook