Terremoto di Santo Stefano, dopo l’emergenza la ricostruzione: atteso il decreto legge

Terremoto di Santo Stefano, dopo l’emergenza la ricostruzione: atteso il decreto legge

ZAFFERANA ETNEA – Si lavora senza sosta a Zafferana Etnea per alleviare e successivamente sanare le “ferite” lasciate soprattutto nelle frazioni di Fleri, Poggiofelice e Pisano dal terremoto del 26 dicembre scorso.

A poco meno di un mese dal fatidico tremore della terra che tanti danni ha creato, il Municipio di Zafferana resta il punto nevralgico dell’emergenza, con il C.O.C. (Centro Operativo Comunale) e la sala operativa della Protezione Civile impegnati a pieno regime per la gestione della situazione complessiva.

Alla luce dei sopralluoghi sin qui effettuati dai tecnici, tanti sono gli edifici dichiarati parzialmente o totalmente inagibili con gli sfollati alloggiati in strutture alberghiere.

Il sindaco di Zafferana Etnea, Alfio Vincenzo Russo, ha fatto il punto dopo la recente riunione tenutasi alla presenza del massimo responsabile della Protezione Civile Nazionale e alla quale hanno partecipato anche i primi cittadini degli altri Comuni terremotati.

Nella fase emergenziale – sottolinea il sindaco Russo – abbiamo spinto al massimo per l’assistenza alla popolazione, erogando più possibile i servizi necessari nei limiti delle risorse disponibili. Allo stato attuale abbiamo 450 persone alloggiate in albergo, molti di meno rispetto ai primi giorni post sisma; man mano stiamo ottenendo i contributi di 25mila euro destinati all’autonoma sistemazione degli immobili che sono nelle condizioni di essere recuperati, senza tralasciare nulla per alleviare più possibile i disagi che sta patendo la mia Comunità. Il direttore nazionale della Protezione Civile, Angelo Borrelli, e i rappresentanti del Governo nazionale, hanno dimostrato grande attenzione e disponibilità nei nostri confronti, seguendoci nell’iter procedurale. Dopo la fase emergenziale che stiamo gestendo adesso – conclude il primo cittadino di Zafferana – seguirà la fase della ricostruzione vera e propria che partirà tra uno-due mesi massimo attraverso l’emanazione di un apposito decreto legge”.