Violentò ex convivente con un utensile da lavoro: arrestato aguzzino 47enne

Violentò ex convivente con un utensile da lavoro: arrestato aguzzino 47enne

ENNA – Nel pomeriggio di ieri la Polizia di Stato ha dato seguito all’ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Caltanissetta, nei confronti di A.B., ennese, 47 anni, riconosciuto colpevole del reato di violenza sessuale, aggravato dall’aver adoperato sevizie e dall’aver agito con crudeltà nei confronti della ex-convivente, e per questo condannato a 6 anni di reclusione.

In particolare, all’epoca dei fatti, era il 2009, durante la convivenza dell’odierno arrestato a casa della vittima, l’uomo si era reso responsabile di terribili atti di violenza, anche sessuale, nei confronti della donna.

Per esempio, oltre alle frequenti percosse e minacce, la vittima era stata anche costretta a compiere o subire atti contrari alla propria dignità come prova di fedeltà verso l’uomo.

L’evento più grave, però, è stata la crudele violenza sessuale, a mezzo di un utensile da lavoro, consumata nei confronti della donna, ormai sopraffatta dalla paura.

A quel punto la vittima decise di denunciare il suo aguzzino, anche per il timore circa l’incolumità dei figli di lei, all’epoca minorenni.

Infine, al termine del successivo iter giudiziario, ieri si è giunti alla conclusione di questa tremenda storia, per mezzo dell’ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso dall’ufficio esecuzioni penali.

I poliziotti della squadra mobile della questura di Enna, diretti dal vice questore aggiunto dott. Gabriele Presti e coordinati dal commissario capo Emanuele Vaccaro, ricevuto tale mandato, si sono messi subito alla ricerca del condannato e, attraverso la perlustrazione dei possibili luoghi frequentati dallo stesso, unitamente ad abile attività info-investigativa, sono riusciti a trovarlo, in zona Pergusa, mentre era intento a raccogliere verdure da rivendere in una bancarella.

Così, ultimati gli adempimenti di rito, gli operatori lo hanno trasportato nella casa circondariale di Enna per l’espiazione della pena.

Immagine di repertorio