CATANIA – Ieri, il personale del commissariato di Librino ha eseguito un provvedimento di sospensione dell’affidamento al servizio sociale con conseguente carcerazione, emesso dalla procura generale della Repubblica locale alla Corte d’Appello – Ufficio Esecuzioni Penali, arrestando il catanese Salvatore Alessandro Chiarenza, 34 anni.
L’uomo era stato riconosciuto colpevole in via definitiva di vari reati, con determinazione di pene concorrenti definita con la sentenza dell’ 8 giugno del 2017, ma ammesso al beneficio della misura alternativa dell’affidamento ai servizi sociali in una comunità terapeutica in provincia di Trapani.
Il 34enne, rientrato a Catania nell’abitazione familiare per fruire di un permesso, ha deciso arbitrariamente di non tornare più nella comunità dove era stato assegnato per svolgere i servizi sociali.

Salvatore Alessandro Chiarenza, 34 anni
Pertanto, il magistrato di sorveglianza di Trapani, tenuto conto di quanto dichiarato dalle forze di polizia e considerato che il 34enne non solo ha violato la prescrizione ma ha anche dimostrato palesemente disinteresse al programma terapeutico, ha disposto la sospensione della misura alternativa dell’affidamento ai servizi sociali e ha confermato che il 34enne sconterà il resto della pena in un istituto penitenziario.
Di conseguenza, il personale del commissariato di Librino, rintracciato l’uomo nella sua abitazione di Catania, lo ha arrestato e, dopo le formalità di rito, lo ha condotto al carcere di piazza Lanza.