CATANIA – Gli hanno ritirato la patente, ha dieci punti in meno e deve anche pagare 419 euro di multa. Genny a carogna è stato beccato dalla polizia stradale mentre sfrecciava sulla corsia di emergenza della tangenziale ovest di Catania. L’ultrà del Napoli, martedì scorso, non è riuscito a farla franca ed è stato colto sul fatto dagli agenti che sono intervenuti per gestire alcuni incolonnamenti.
“Stavo correndo perché mia figlia si è sentita male e dovevo andare al pronto soccorso”, ha tentato di giustificarsi in questo modo Gennaro De Tommaso, la “carogna” napoletana che per aver indossato la maglietta con la scritta “Speziale libero” durante la finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina, giocata all’Olimpico di Roma, deve scontare cinque anni di Daspo. Il tifoso campano si trovava in vacanza in Sicilia con la famiglia.
Ma in realtà dietro la sua visita sull’isola si celavano ben altri impegni. De Tommaso, infatti, ha voluto incontrare i genitori di Antonino Speziale, l’ultrà del Catania condannato a otto anni di reclusione per l’omicidio preterintenzionale dell’ispettore Filippo Raciti. “Si, ci siamo incontrati – ha affermato Roberto Speziale, padre di Antonino – “lui crede finalmente nell’innocenza di mio figlio. E’ stato vittima della maglietta che indossava da due anni, come fanno i tantissimi che sanno che Antonino è innocente. Quel giorno, però, tutti hanno pensato solo alla maglietta”.
I due si sono visti proprio davanti a casa Speziale a San Cristoforo. In realtà ci doveva essere anche un secondo incontro ma nel momento in cui “a carogna” ha saputo della presenza dei giornalisti, ha preferito rinviare.
La famiglia Speziale ha mandato una corona di fiori ai funerali di Ciro Esposito in segno di lutto e cordoglio e Gennaro De Tommaso avrebbe apprezzato particolarmente il gesto tanto da scegliere di scendere a Catania qualche giorno.
Roberto Speziale, da padre non riesce a darsi pace per quanto è accaduto a suo figlio e ha lanciato un’ultima stoccata ai vertici del calcio italiano: ” Non capisco perché se un tifoso lancia una banana in campo è sottoposto ad anni di Daspo e se, invece, è un personaggio eccellente a dire una frase razzista, lo eleggono presidente…”