PATERNÒ – Spaccio, droga, estorsione, tentato omicidio e associazione di tipo mafioso: questi i capi d’accusa nei confronti di 9 persone ritenute affiliate al gruppo Assinnata, legato alla famiglia mafiosa Santapaola di Catania.
L’operazione ha visto in azione circa 100 carabinieri, che hanno provveduto a fermare: Domenico Assinnata, 28 anni, già rinchiuso nel carcere di Siracusa; Erminio Laudani, 49 anni; Gaetano Laudani, di 21; Marco Impellizzeri, 25 anni; Samuele Cannavò, 21 anni e già dietro le sbarre del carcere di Siracusa; Marco Giuseppe Sciacca, 24 anni; Cristian Terranova, 26 anni; Ivan Gianfranco Scuderi, 24 anni; Rosario Sammartino, di 39.
Il provvedimento scaturisce da alcune indagini condotte tra il maggio del 2015 e il luglio del 2017. Grazie a queste è stato possibile evidenziare il ruolo predominante della famiglia Assinnata sul territorio di Paternò. Significativi, in tal senso, gli inchini davanti all’abitazione del boss Salvatore Assinnata nel corso dei festeggiamenti patronali del 2 dicembre 2015.
Inoltre, è stato possibile analizzare il ruolo di spicco assunto da Domenico Assinnata, figlio di Salvatore. Era lui, infatti, a gestire il clan e i rapporti con altri esponenti della criminalità organizzata.
Grazie all’operazione “Assalto”, sono stati ricostruiti diversi episodi di estorsione violenta. Tra questi spiccano due ai danni di una ditta di autonoleggio. Una prima volta dando fuoco alla macchina del titolare. Una seconda volta spaccando porte e vetrine, nonostante fossero antisfondamento.
Infine, individuate le principali piazze di spaccio e i canali di approvvigionamento della droga. Ben 12 gli spacciatori finiti in manette nel corso delle indagini.
“Assalto” è stata il prosieguo di “The End” del 2016, nel corso della quale furono arrestate 14 persone.
Domenico Assinnata
