Omicidio e mafia, scattano sei arresti nei confronti dei Laudani – FOTO e NOMI

Omicidio e mafia, scattano sei arresti nei confronti dei Laudani – FOTO e NOMI

CATANIA – Nel pomeriggio del 4 maggio 2018, su delega di questa Procura Distrettuale, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania e della Compagnia di Paternò hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catania, su richiesta di questa Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 6 soggetti: Alessandro Giuseppe Farina, 33enne, Antonino Barbagallo, 42enne, Antonio Magro, 43enne, Vincenzo Patti, 39enne, Francesco Santino Peci, 41enne, e Sebastiano Scalia, 44enne, tutti ritenuti appartenenti al “gruppo di Paternò”, quale articolazione territoriale della famiglia mafiosa “Laudani” facente capo a Salvatore Rapisarda, in atto detenuto.

A tutti gli indagati è stato contestato l’omicidio in pregiudizio di Salvatore Leanza, intesoTuri paredda”, avvenuto Paternò il 27 giugno 2014, mentre a Alessandro Farina e Sebastiano Scalia è stato contestato anche il tentato omicidio in pregiudizio di Antonino Giamblanco, inteso “u sciallarese”, avvenuto a Motta Sant’Anastasia il 30 luglio 2014. Contestata per entrambi i delitti l’aggravante del metodo mafioso e della finalità di rafforzare gli interessi criminali della consorteria mafiosa di appartenenza.

Il provvedimento restrittivo è stato notificato in carcere a tutti gli indagati a eccezione di Antonino Barbagallo, unico indagato che non era già detenuto per altra causa, il quale veniva rintracciato all’interno della propria abitazione di Paternò.

Nel corso della perquisizione domiciliare a carico di Barbagallo veniva ritrovata una pistola marca Bernardelli cal. 6,35 completa di caricatore, risultata oggetto di furto, e 7 cartucce dello stesso calibro, una modica quantità di sostanza stupefacente del tipo cocaina e un bilancino.

La misura cautelare costituisce sviluppo delle indagini, delegate da questa Procura distrettuale al Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Catania, finalizzate a riscontrare il contenuto delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Francesco Musumarra e Orazio Farina, le quali, peraltro, corroboravano l’attività investigativa precedentemente compiuta nell’ambito del procedimento “En Plein”. 

L’operazione “En Plein”, sempre eseguita dai Carabinieri del Comando Provinciale di Catania in data 8 aprile 2015, aveva portato alla cattura di 16 soggetti (tra i quali anche i sei attuali arrestati) ritenuti responsabili dei reati di associazione di tipo mafioso, omicidio, tentato omicidio, porto abusivo e detenzione illegale di armi.  

L’attività investigativa allora svolta aveva consentito di disarticolare due contrapposti gruppi criminali operanti in Paternò, segnatamente, l’articolazione territoriale del clan “Laudani” facente capo ai due “responsabili” Salvatore Rapisarda e Vincenzo Morabito – e il gruppo facente capo al defunto Salvatore Leanza e inserito nel clan “Assinnata”, quest’ultimo propaggine territoriale della famiglia mafiosa Santapaola.

Grazie alla recente collaborazione con la giustizia di Orazio Farina, fratello dell’arrestato Alessandro Giuseppe Farina, le accuse già formalizzate contro i sei indagati da uno degli esecutori materiali dell’omicidio del Leanza e del tentato omicidio del Giamblanco, il collaboratore Francesco Musumarra (che ha già riportato condanna per tali reati), hanno trovato pieno riscontro, consentendo così di fare piena luce su tali fatti delittuosi e di addivenire alla contestazione delle relative responsabilità a tutti i partecipi.

Ecco i nomi e le foto degli arrestati (in basso da sinistra a destra):

  • Alessandro Giuseppe Farina, 33enne
  • Antonino Barbagallo, 42enne
  • Antonio Magro, 43enne
  • Vincenzo Patti, 39enne
  • Francesco Santino Peci, 41enne
  • Sebastiano Scalia, 44enne