WhatsApp vietato ai minori di 16 anni? Il paradosso del nuovo regolamento europeo

WhatsApp vietato ai minori di 16 anni? Il paradosso del nuovo regolamento europeo

L’Unione Europea potrebbe presto innalzare l’età minima per poter avere accesso a WhatsApp, l’applicazione di messaggistica immediata più famosa del mondo.

La restrizione, pensata per salvaguardare la privacy degli utenti, in particolar modo per quelli più piccoli e meno consapevoli dei rischi, rappresenta una delle novità introdotte dal nuovo regolamento generale sulla protezione dei dati varato dalla Commissione Europea che entrerà in vigore dal prossimo 25 maggio.

Secondo la futura disposizione, infatti, l’applicazione potrebbe essere off limits per tutti coloro i quali non hanno ancora compiuto il 16esimo anno d’età. Fino ad oggi, così come indicato dai termini di servizio, l’età minima per poter utilizzare WhatsApp è di 13 anni.

Le attuali condizioni di utilizzo dell’applicazione si rifanno infatti alle norme previste dal Children’s Online Privacy Protection Act, la legge statunitense approvata nel 1998 che istruisce le aziende sulla raccolta e la condivisione dei dati personali degli utenti più giovani. Tuttavia, questa norma rischia di entrare in conflitto con il neonato regolamento europeo.

Un’altra informazione contenuta all’interno del regolamento, poi, potrebbe rappresentare una vera e propria contraddizione per la norma di sicurezza. Ogni Stato membro dell’Unione Europea resta libero di stabilire per legge un’età inferiore ai 16 anni per il trattamento dei dati personali su consenso del titolare dell’autorità genitoriale, purché non inferiore a 13 anni.

Comunque sia, pare altamente improbabile che l’introduzione di una norma simile possa realmente rivelarsi utile per la regolamentazione dell’uso di WhatsApp da parte dei più piccoli. Al momento, infatti, non esistono barriere che impediscano concretamente ad un minore di 16 anni di usufruire dell’applicazione.

Per l’utente, di qualsiasi età, basta infatti essere in possesso di una comune sim card e di una normale connessione a internet per scaricare l’applicazione e utilizzarla liberamente. Lo stesso discorso può essere applicato anche a tutte le altre app come Facebook, Twitter od Instagram.