Una bambina indiana di circa 11 anni è stata sequestrata, torturata, violentata ed uccisa nello stato di Gujarat, in India Nord Occidentale. Il cadavere, ritrovato vicino ad un campo di cricket di Surat, la capitale dello stato, presentava almeno 86 ferite, anche nelle parti intime.
L’autopsia effettuata sul cadavere della piccola, ancora senza identità, ritrovato il 6 aprile scorso, ha mostrato che è stata violentata e torturata per almeno otto giorni, e poi strangolata.
Questo nuovo atto di violenza su una bimba è emerso quando ancora non si è spento l’orrore per lo stupro di gruppo e l’assassinio di Asifa di 8 anni in Kashmir, e quello di un’altra minore, sopravvissuta, da parte di un deputato nell’Uttar Pradesh, nel Nord dell’India.
Solo gli ultimi due casi di un’inarrestabile catena di violenze contro bambine e ragazzine, che è ormai da anni un problema sociale enorme per le autorità indiane e contro cui a nulla stanno servendo le manifestazioni e le campagne di sensibilizzazione.
