In un episodio del cartone animato “I pronipoti” si vedevano alcuni edifici roteare su sé stessi. Nella realtà, una cosa simile è possibile? Secondo l’architetto italo-israeliano David Fisher, sì. Il suo progetto di “immobile” (termine quanto mai errato per descriverne le caratteristiche) prevede, per l’appunto, un meccanismo che consente a ogni appartamento di roteare di 360° intorno a un asse in meno di 90 minuti.
Si tratta di moduli prefabbricati costruiti in allumino, acciaio e fibra di carbonio agganciati a una struttura portante, una torre alta 420 metri, in cemento armato, che comprende al suo interno ingranaggi per il movimento, ascensori e scale.
Il primo di questi grattacieli, probabilmente, sarà costruito nel 2020 a Dubai, ma già Fisher sogna in grande e pensa di realizzarne altri a Londra, Milano, Parigi, New York e Mosca.
Il costo di ognuno dovrebbe aggirarsi intorno ai 700 milioni di dollari; ogni appartamento, tuttavia, potrà essere personalizzato rispettando desideri e gusti dei clienti. Da capire, ancora, fin dove si spingerà il grado di personalizzazione.
Il grattacielo, completamente autosufficiente da un punto di vista energetico grazie a 80 turbine eoliche interpiano e a pannelli fotovoltaici disposti sul tetto, darà vita a quella che è stata definita da Fisher stesso, in gergo tecnico, “Dynamic Architecture”.