Succede a Messina e provincia: 17 agosto POMERIGGIO

Succede a Messina e provincia: 17 agosto POMERIGGIO

MESSINA – Ecco le operazioni condotte da polizia e carabinieri a Messina e provincia:

  • Due birre ad un tavolo e la richiesta di poter parlare con i proprietari di un noto locale della riviera messinese: è così che ha inizio la tentata estorsione ai danni dei malcapitati che, per fortuna solo per pochi giorni, hanno vissuto momenti di grande paura. Vincenzo Astuto messinese di 36 anni (a sinistra in foto) e Angelo Scutellà compaesano di 31 anni (a destra in foto) entrambi pluripregiudicati gli autori del fatto, che ieri sera hanno intimato le vittime a pagare le “tasse” con la promessa di presto ritornare a riscuoterle. Ad occuparsi del caso i poliziotti di Messina che, intervenuti prontamente grazie anche alle telecamere di videosorveglianza, hanno arrestato i malfattori. È stata immediatamente data comunicazione all’A.G. che ha disposto che i due venissero portati in carcere;

astuto vincenzo  scutella' angelo

 

  • Si chiama Roberto Foti, il 26enne messinese già noto alla polizia arrestato stanotte dopo una folle corsa a bordo di uno scooter in centro città. Il giovane è stato notato intorno alle 02,40, dai poliziotti impegnati nel controllo del territorio, sulla via Garibaldi a bordo di un motorino sul quale procedeva a zig zag e mentre lanciava una lattina di birra lungo il marciapiede. Nel momento in cui gli è stato intimato l’ALT il 26enne è scappato iniziando una folle corsa contromano ignorando sirena e lampeggianti e contravvenendo a numerose regole del Codice della Strada. Nei pressi di via Palermo è stato bloccato ma per sottrarsi al controllo ha inveito contro i poliziotti con calci e spintoni proferendo frasi oltraggiose. È stato ammanettato ed arrestato. Il giovane oltre a guidare senza patente è risultato positivo all’alcool test, ed è stato anche trovato in possesso di una dose di cocaina. Lo scooter con targa e numero di telaio contraffatti e privo di assicurazione è stato sequestrato. Su disposizione dell’A.G., l’arrestato è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo di domani;

foti roberto

  • A far sì che il loro piano fallisse, è stata la telefonata di un cittadino al 112.  I carabinieri di Messina sono prontamente intervenuti e hanno bloccato i due uomini all’interno dell’esercizio commerciale. Sono finiti in manette con l’accusa di tentato furto aggravato in concorso, Giuseppe Coco, messinese di 41 anni, (a sinistra in foto) e Salvatore Calabrò , messinese di 52 anni, (a destra in foto) personaggi già noti ai poliziotti e “d’esperienza” nel settore. I due su disposizione dell’A.G. sono stati condannati agli arresti domiciliari in attesa di essere giudicati domani con il rito direttissimo.

GIUSEPPE COCO  CALABRO' SALVATORE CLASSE 1965