Il mito di Marilyn Monroe a 55 anni dalla morte è ancora vivo nel cuore di tutti

Il mito di Marilyn Monroe a 55 anni dalla morte è ancora vivo nel cuore di tutti

Marilyn Monroe muore il 5 agosto 1962 nella sua villa al 12305 di Fifth Helena Drive di Los Angeles. A cinquantacinque anni dalla sua scomparsa ancora troppi i misteri sulla sua morte, archiviata frettolosamente come suicidio. Le dichiarazioni della sua governante Eunice Marray furono tutte discordanti sin dai primi interrogatori. Fu chiara sin dall’inizio l’intenzione del coroner Theodore Curphey di chiudere il caso in fretta, con una diagnosi molto discutibile di “probabile suicidio”.

La morte di Marilyn Monroe, icona sexy del cinema internazionale amata ed osannata da diverse generazioni, rimane avvolta nel mistero ancora oggi. Le dosi letali di Nembutal, nome commerciale del pentobarbital, l’anomala posizione per chi muore di overdose in cui viene ritrovato il corpo con le braccia distese lungo i fianchi e le gambe in linea retta, la salma portata direttamente all’agenzia di onoranze funebri e non in obitorio come richiedeva la legge per le morti misteriose, la presenza minima di barbiturici nello stomaco tanto da non giustificare una dose letale e i forti dubbi del procuratore John Miner che nel suo rapporto scrisse che non si trattava di suicidio, aggiungendo in un secondo momento l’aggettivo intenzionale, che insieme al certificato di morte firmato dal tossicologo Lionel Grandison, costretto ad avallare la teoria del suicidio perchè spinto da Curphhey, sosteneva che la morte della diva delle dive fosse dovuta ad una dose letale iniettata per via rettale quindi somministrata da qualcuno come potrebbe essere stata la stessa governante, sicuramente non con il consenso della stessa attrice, segnano la fine di Marilyn Monroe ma anche di un sogno per milioni di persone.

L’ombra dei Kennedy sulla morte dell’attrice è una presenza ogni anno sempre più certa, perchè dopo la fine della relazione prima con John Fitzgenerald e poi con Bob la protagonista di “Come sposare un milionario” aveva minacciato più volte di rivelare i rapporti dei due fratelli con la mafia e il tentativo di assassinare Fidel Castro. Tante sono le domande senza una risposta ufficiale. Cosa ci faceva il 4 agosto Bob Kennedy ad Helena Drive poco prima che l’attrice morisse? Come mai la governante dichiarò versioni sempre diverse proprio lei che covava risentimento contro Marilyn in quanto stava per essere licenziata? Chi somministrò se non chi era in continuo contatto la dose letale all’indimenticabile protagonista di “Niagara” o “A qualcuno piace caldo”? Il veleno fu iniettato per vendetta personale o per conto di qualcuno? Tutto ancora rimane avvolto nel mistero ma una cosa è certa, Marilyn Monroe con il suo fascino e la sua innata sensualità è più viva che mai e continua a far sognare oggi come ieri.