PORTO EMPEDOCLE – Una “malattia” che affligge i litorali siciliani e in particolare quelli agrigentini in questi ultimi tempi. Una malattia chiamata inquinamento.
I primi sintomi li avevamo già avuti un mese fa con quella moria di pesci nei pressi del torrente Re in località Lido Azzurro, a Porto Empedocle. Da lì, numerose le denunce dell’associazione ambientalista “Mareamico Agrigento” che nella sua pagina facebook aveva caricato le foto e i video dello scempio.
Complice di quella moria, lo sversamento di liquami che sarebbero dovuti a un guasto nella centralina di sollevamento gestita da “Girgenti Acque”. Rimanevano però diverse domande da parte dell’associazione e dei cittadini sul perché dello sversamento, per quale motivo sarebbero morti i pesci, su come si intenda bonificare l’area e quali siano i reali pericoli per la balneazione.
Circa una settimana dopo sono arrivate le risposte parziali dell’azienda che spiegava in una nota come la potenziale contaminazione abbia avuto origine da una tubazione di mandata dell’impianto reflui danneggiata. L’acqua reflua, dopo essersi infiltrata nel Torrente Re sarebbe poi sfociata in mare contaminando un’ampia area di circa 450 mq nella battigia.
L’azienda si era inoltre impegnata, dopo alcuni sopralluoghi, a riparare il guasto e alla bonifica dell’area con asportazione per successiva depurazione di suolo e acque. Durante i lavori però diverse irregolarità sono state riscontrate, tra cui alcuni allacciamenti abusivi sia tra il tratto di canalone e valle sia tra sollevamento “Lido Azzurro” e lo scarico a mare. Questi insieme al guasto avrebbero potuto contribuire agli incidenti degli ultimi giorni.
Ma ancora ieri, dopo oltre un mese, l’associazione “Mareamico” è scesa un’altra volta in campo denunciando come sebbene la stagione balneare sia iniziata e numerose persone affollino la spiaggia, nulla sia stato fatto per bonificare l’area. Secondo l’associazione, il silenzio che grava sulla vicenda da parte delle istituzioni e la noncuranza dei cittadini starebbe contribuendo a questo immobilismo.
“Migliaia di persone fanno tranquillamente il bagno a Lido Azzurro, accanto una fogna a cielo aperto” ha infatti chiosato l’associazione su facebook nel post del video di denuncia sulla situazione del litorale empedoclino.