La pressione arteriosa: estate “sotto-pressione”

La pressione arteriosa: estate “sotto-pressione”

La pressione arteriosa per definizione è quella forza con cui il sangue viene spinto attraverso i vasi del circolo arterioso sistemico: essa dipende dalla quota di sangue che il cuore pompa ad ogni contrazione e dalle resistenze offerte dai vasi al passaggio del flusso sanguigno. Secondo le leggi della fisica, la pressione è direttamente proporzionale alla forza che agisce perpendicolarmente alla superficie ed è inversamente proporzionale all’area della superficie su cui essa agisce. Pertanto, una riduzione dell’area della superficie del vaso dove il sangue scorre (vasocostrizione) si traduce in un aumento della pressione e viceversa, un aumento (vasodilatazione) determina una riduzione dei valori di pressione.

In particolare, nel circolo sistemico si distingue una pressione sistolica chiamata comunemente “pressione massima” ed una pressione diastolica denominata anche “pressione minima”: se i valori di pressione sistolica e diastolica sono superiori rispettivamente a 140/90 mmHg si parla di ipertensione arteriosa, se invece i valori sono inferiori a 90/50 mmHg si parla di ipotensione.

Le variazioni dei valori di pressione arteriosa possono essere influenzate da vari fattori, come per esempio i cambiamenti climatici: il caldo estivo favorisce la vasodilatazione ed un’alterata distribuzione di liquidi all’interno del nostro organismo (basti pensare al fenomeno della sudorazione attraverso cui si ha l’eliminazione di liquidi per via transcutanea) determinando così un calo dei valori di pressione arteriosa. Ciò può richiedere aggiustamenti della terapia in atto nei soggetti ipertesi in trattamento farmacologico o la realizzazione di norme di misura adeguate nei soggetti normotesi che possono accusare sintomi secondarie all’ipotensione come l’astenia, la sensazione di capogiri fino allo svenimento.

A tal proposito, per contrastare gli effetti di un’estate “sotto-pressione” gli accorgimenti da seguire sono i seguenti: la reidratazione, ovvero bere molta acqua fresca ed evitare bevande alcoliche che favoriscono la vasodilatazione peggiorando i sintomi; evitare l’eccessiva esposizione solare; mangiare frutta di stagione fonte di acqua e sali minerali che vengono persi con la sudorazione.

Con la collaborazione della dott.ssa Ilenia Di Liberto

Corrado-Tamburino