CATANIA – Davide sconfigge Golia? No, Catania batte Matera. E sebbene ci fossero ben 17 punti di distacco tra le due squadre, il match di ieri sera li ha azzerati per 90 minuti, anche se poi in realtà da 17 sono diventati “soltanto” 14. Ai rossazzurri però questo distacco probabilmente non importa, perché i lucani lotteranno per la promozione diretta mentre loro dovranno arrivare al quinto posto occupato dal Francavilla.
Con una prestazione come quella di ieri sera, fatta da compattezza, sacrificio e pragmatismo (quello che ha da sempre caratterizzato questo Catania), gli etnei possono davvero fare qualcosa di importante. Lo hanno dimostrato proprio al Massimino, nella giornata più significativa, battendo l’ex capolista del Girone C di Lega Pro. Forse Rigoli ha esagerato un po’ quando ha detto che il Catania poteva giocare senza portiere, ma sicuramente la difesa e tutta la squadra in generale ha giocato una partita che ha meritato di vincere, salendo bene per intrappolare gli attaccanti in fuorigioco, sfruttando molto la fisicità dei due attaccanti per far salire i compagni, limitando al minimo le pericolosità offensive dell’avversario.
Ricordiamo che adesso, con questa sconfitta, il Matera non è più la squadra più imbattuta del campionato con 3 sconfitte, i lucani non restavano a secco di reti dallo scorso 20 novembre ad Andria, quando persero 1-0. Grande squadra, comunque, quella di Auteri che sicuramente sa giocare a calcio e non a caso è tra le prime in classifica. Il tecnico siciliano ha accettato la sconfitta? Probabilmente sì, anche se c’è sicuramente rammarico per come è andata la partita, nel primo tempo specialmente equilibrata. Ma il Catania dalla sua parte aveva un Pozzebon che non si è fatto prendere dall’emozione dell’esordio e ha dimostrato di essere un rapace d’area ed anche un centravanti dinamico, che sa inquadrare la porta: infatti, oltre al primo goal che è totalmente suo, la seconda rete rossazzurra è nata da una sua iniziativa a ridosso dell’area di rigore. Tiro preciso che impegna Tozzo e lo costringe al calcio d’angolo, che poi porterà all’autorete di Armellino.
È sicuramente la vittoria di squadra e quella di Rigoli, a cui abbiamo ripetuto più volte che non può più sbagliare con questo organico: due vittorie consecutive, imbattuto in questo 2017 con un pareggio e due vittorie, mani nel settimo posto. Non c’è stato un gioco continuo, ma in partite del genere bisogna sfruttare i momenti positivi e soprattutto qualcosina di diverso in campo si è vista. Sarà stata l’adrenalina che è stata data dall’importanza della partita? È stata una settimana intensa per il Catania, preparare questa partita non era certo facile ma, se con la Reggina la vittoria aveva portato soltanto dei mezzi sorrisi, quella di ieri sera ha fatto doppio. E un regalo i rossazzurri a Ciccio Famoso, scomparso la settimana scorsa, lo hanno fatto.
Concentrandoci su alcuni spunti tattici offerti da Rigoli, bisogna promuovere la coppia d’attacco Pozzebon-Tavares, che sicuramente possono giocare insieme per completezza d’intenti. Il Catania era portato a giocare palle alte, sulla testa dei due ex Messina, che si sono sacrificati molto tra le altre cose. Il 3-5-2 è possibile, perché Di Grazia ha da migliorare soltanto la fase difensiva, dove nel primo tempo si è fatto schiacciare da Meola. Poi però è riuscito con caparbietà a spuntarla sull’esterno materano costringendolo a difendere. Nella ripresa, i rossazzurri hanno avuto un atteggiamento più difensivo per proteggere il prestigioso risultato, senza rischiare troppo. Plauso ovviamente a Dario Bergamelli, bravissimo in tutte le letture e capace di chiudere le porte al tridente del Matera. Ovviamente bene anche Gil e Marchese, quest’ultimo ammonito nei primi minuti di gara è riuscito a mettere in campo la sua esperienza nei contrasti e negli anticipi, evitando il secondo cartellino che avrebbe fatto registrare una partita certamente differente. Poi c’è anche chi ha fatto il lavoro sporco, come Biagianti e Mazzarani che fanno una partita più di sacrificio e tattica che di spinta offensiva. E così via tutti gli altri, bravi a portare a casa i tre punti.
Ad Agrigento, nel derby, ci sarà da divertirsi, perché bisogna trovare continuità in trasferta davanti ad un Akragas che non gode di un momento felice. Il mal di trasferta, che si rivela come il vero Golia, il Catania lo sconfiggerà?
Davide sconfigge Golia? No, Catania batte Matera
CATANIA – Davide sconfigge Golia? No, Catania batte Matera. E sebbene ci fossero ben 17 punti di distacco tra le due squadre, il match di ieri sera li ha azzerati per 90 minuti, anche se poi in realtà da 17 sono diventati “soltanto” 14. Ai rossazzurri però questo distacco probabilmente non importa, perché i lucani lotteranno per la promozione diretta mentre loro dovranno arrivare al quinto posto occupato dal Francavilla.
Con una prestazione come quella di ieri sera, fatta da compattezza, sacrificio e pragmatismo (quello che ha da sempre caratterizzato questo Catania), gli etnei possono davvero fare qualcosa di importante. Lo hanno dimostrato proprio al Massimino, nella giornata più significativa, battendo l’ex capolista del Girone C di Lega Pro. Forse Rigoli ha esagerato un po’ quando ha detto che il Catania poteva giocare senza portiere, ma sicuramente la difesa e tutta la squadra in generale ha giocato una partita che ha meritato di vincere, salendo bene per intrappolare gli attaccanti in fuorigioco, sfruttando molto la fisicità dei due attaccanti per far salire i compagni, limitando al minimo le pericolosità offensive dell’avversario.
Ricordiamo che adesso, con questa sconfitta, il Matera non è più la squadra più imbattuta del campionato con 3 sconfitte, i lucani non restavano a secco di reti dallo scorso 20 novembre ad Andria, quando persero 1-0. Grande squadra, comunque, quella di Auteri che sicuramente sa giocare a calcio e non a caso è tra le prime in classifica. Il tecnico siciliano ha accettato la sconfitta? Probabilmente sì, anche se c’è sicuramente rammarico per come è andata la partita, nel primo tempo specialmente equilibrata. Ma il Catania dalla sua parte aveva un Pozzebon che non si è fatto prendere dall’emozione dell’esordio e ha dimostrato di essere un rapace d’area ed anche un centravanti dinamico, che sa inquadrare la porta: infatti, oltre al primo goal che è totalmente suo, la seconda rete rossazzurra è nata da una sua iniziativa a ridosso dell’area di rigore. Tiro preciso che impegna Tozzo e lo costringe al calcio d’angolo, che poi porterà all’autorete di Armellino.
È sicuramente la vittoria di squadra e quella di Rigoli, a cui abbiamo ripetuto più volte che non può più sbagliare con questo organico: due vittorie consecutive, imbattuto in questo 2017 con un pareggio e due vittorie, mani nel settimo posto. Non c’è stato un gioco continuo, ma in partite del genere bisogna sfruttare i momenti positivi e soprattutto qualcosina di diverso in campo si è vista. Sarà stata l’adrenalina che è stata data dall’importanza della partita? È stata una settimana intensa per il Catania, preparare questa partita non era certo facile ma, se con la Reggina la vittoria aveva portato soltanto dei mezzi sorrisi, quella di ieri sera ha fatto doppio. E un regalo i rossazzurri a Ciccio Famoso, scomparso la settimana scorsa, lo hanno fatto.
Concentrandoci su alcuni spunti tattici offerti da Rigoli, bisogna promuovere la coppia d’attacco Pozzebon-Tavares, che sicuramente possono giocare insieme per completezza d’intenti. Il Catania era portato a giocare palle alte, sulla testa dei due ex Messina, che si sono sacrificati molto tra le altre cose. Il 3-5-2 è possibile, perché Di Grazia ha da migliorare soltanto la fase difensiva, dove nel primo tempo si è fatto schiacciare da Meola. Poi però è riuscito con caparbietà a spuntarla sull’esterno materano costringendolo a difendere. Nella ripresa, i rossazzurri hanno avuto un atteggiamento più difensivo per proteggere il prestigioso risultato, senza rischiare troppo. Plauso ovviamente a Dario Bergamelli, bravissimo in tutte le letture e capace di chiudere le porte al tridente del Matera. Ovviamente bene anche Gil e Marchese, quest’ultimo ammonito nei primi minuti di gara è riuscito a mettere in campo la sua esperienza nei contrasti e negli anticipi, evitando il secondo cartellino che avrebbe fatto registrare una partita certamente differente. Poi c’è anche chi ha fatto il lavoro sporco, come Biagianti e Mazzarani che fanno una partita più di sacrificio e tattica che di spinta offensiva. E così via tutti gli altri, bravi a portare a casa i tre punti.
Ad Agrigento, nel derby, ci sarà da divertirsi, perché bisogna trovare continuità in trasferta davanti ad un Akragas che non gode di un momento felice. Il mal di trasferta, che si rivela come il vero Golia, il Catania lo sconfiggerà?