Stent coronarico: cosa è e a che cosa serve

Stent coronarico: cosa è e a che cosa serve

Corrado-Tamburino

Lo stent coronarico è un piccolo cilindro costituito da una struttura a rete metallica che viene posizionato nelle coronarie per mantenere aperto il vaso occluso da una placca aterosclerotica. Questo dispositivo viene impiantato durante una procedura chiamata angioplastica: questa metodica segue la coronarografia, che permette di visualizzare le stenosi, cioè i restringimenti delle coronarie che devono essere trattati.

Durante l’angioplastica lo stent viene inserito tramite un palloncino che viene gonfiato all’interno della coronaria e quindi sgonfiato e rimosso, mentre lo stent permane in sede formando un’impalcatura che mantiene aperto il vaso.

Nei pazienti con ischemica miocardica l’inserimento di tale dispositivo ripristina la pervietà delle arterie coronarie e il normale flusso sanguigno. Per molti anni sono stati utilizzati stent metallici. Gli stent di nuova generazione sono invece “a rilascio di farmaco” (denominati DES, Drug Eluting Stent) e aiutano a prevenire la restenosi, cioè la formazione di un nuovo restringimento nel punto già trattato. Una delle possibili complicanze dell’impianto di uno stent è la trombosi, cioè la formazione di un coagulo di sangue all’interno dello stent che determina l’occlusione acuta del vaso.

Per ridurre al minimo il rischio di trombosi intrastent è fondamentale assumere la doppia terapia antipiastrinica (acido acetilsalicilico con clopidogrel, ticagrelor o prasugrel) per il periodo di tempo prescritto e non sospenderne l’assunzione di propria iniziativa.

Con la collaborazione della dott.ssa Giordana Finocchiaro