Vertenza Eni, incontro il 21 a Palazzo d’Orleans

Vertenza Eni, incontro il 21 a Palazzo d’Orleans

GELA – A seguito del confronto svoltosi nel primo pomeriggio a Gela, tra il prefetto e i segretari di Cgil, Cisl, Uil Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Maurizio Catania, è stata indetta una riunione a Palazzo d’Orleans giovedì 21 gennaio alle 16.

Cgil, Cisl e Uil s’incontreranno con una delegazione del governo regionale guidata dal presidente Rosario Crocetta e con i vertici istituzionali del territorio di Gela, ossia il sindaco Domenico Messinese e il prefetto di Caltanissetta, Teresa Cucinotta.

Tema principale è la protesta che da stamani dilaga nel comprensorio del Nisseno, con blocchi stradali che hanno paralizzato Gela, sulla statale Gela-Catania all’altezza del centro direzionale Enimed, e sulla Gela-Licata.

I presidi, organizzati dai confederali e dai sindacati del petrolchimico sono una delle forme della mobilitazione generale avviata per protestare contro la mancata attuazione del protocollo sulla riconversione green della raffineria e per ottenere il via agli ammortizzatori sociali per il migliaio di addetti dell’indotto.

E proprio la verifica del protocollo siglato a Roma lo scorso 6 novembre sulla ristrutturazione dell’impianto gelese e la questione degli ammortizzatori saranno al centro dell’incontro di Palazzo d’Orleans.

“Affinché – afferma Mimmo Milazzo, segretario della Cisl Sicilia – il governo regionale faccia sentire la propria voce a Roma. Crocetta si muova, chieda con noi al governo Renzi di rispettare gli accordi stipulati a novembre al ministero dello Sviluppo economico. L’area di crisi complessa non può esistere solo sulla carta”.

Intanto la mobilitazione non si ferma: il prossimo 22 gennaio, al ministero dello Sviluppo economico, Comune, Regione, governo nazionale e parti sociali si confronteranno sull’attuazione dell’accordo di programma.

“Lo avevamo annunciato con una lettera aperta, qualche giorno fa”, dichiara Gallo. “La nostra sarà una mobilitazione straordinaria che continuerà fino a che non verranno fuori fatti concreti anche in tema di protocollo e ammortizzatori. E che coinvolgerà l’intera città. La vertenza Gela sarà, domani mercoledì 20, uno dei punti dello sciopero nazionale dell’Eni che in Sicilia, oltre che gli impianti del Nisseno, riguarderà i centri di Priolo Gargallo e Ragusa. Lo sciopero, che interesserà gli assetti degli impianti e i relativi minimi tecnici, è stato proclamato per contrastare il piano Eni e per favorire una nuova politica industriale del gruppo”.