Il dolore toracico di origine cardiaca

Il dolore toracico di origine cardiaca

Corrado-Tamburino

Come discusso nei precedenti numeri, il dolore toracico, definito anche come “precordiale” o “retrosternale”, può essere l’espressione di diverse patologie sia cardiache che non cardiache.

Le caratteristiche specifiche del dolore toracico, cioè insorgenza, durata, localizzazione, irradiazione, intensità, fattori scatenanti e sensibilità a determinati farmaci, possono aiutare nella diagnosi differenziale delle patologie sottostanti tale sintomo.

Il dolore toracico di origine cardiaca è in generale di tipo costrittivo, gravativo con irradiazione alla mandibola o al braccio sinistro, non si modifica con i movimenti e con gli atti del respiro, ed è sensibile ai nitrati sublinguali.

In particolare, il dolore toracico di origine cardiaca dovuto ad una sofferenza ischemica non acuta, insorge tipicamente durante uno sforzo o uno stress emotivo, e regredisce immediatamente con il riposo; è quindi tipicamente di breve durata.

Se la causa del dolore è un’ischemia acuta, tipica dell’infarto del miocardio, il dolore è prolungato ed è insensibile ad antiacidi e antiinfiammatori.

Oltre all’ischemia coronarica, altre cause di dolore toracico di origine cardiaca includono: la stenosi valvolare aortica, l’ipertensione arteriosa, l’ipertrofia severa del ventricolo sinistro e la dissezione aortica. Quest’ultima in particolare costituisce un’emergenza cardiologica di cui discuteremo nei prossimi numeri.

La diagnosi differenziale del dolore toracico è quindi fondamentale per poter porre diagnosi di patologie che necessitano un intervento tempestivo salvavita.

Con la collaborazione della dott.ssa Piera Capranzano