Dolore toracico: può essere il reflusso gastro-esofageo?

Dolore toracico: può essere il reflusso gastro-esofageo?

Corrado-Tamburino

Nello scorso numero abbiamo elencato le possibili patologie, cardiache e non cardiache, che si possono manifestare con un dolore al torace. Una delle più frequenti patologie non cardiache che possono causare dolore toracico è rappresentata dalla malattia da reflusso gastro-esofageo.

Rispetto al dolore toracico dovuto all’ischemia coronarica, quello dovuto al reflusso gastro-esofageo è generalmente più prolungato, urente e non gravativo, può essere correlato ai pasti, non è scatenato da sforzi fisici o stress emotivi, e soprattutto regredisce dopo l’assunzione di farmaci antiacidi e anti-reflusso.

La diagnosi differenziale tra questi due tipi di dolore toracico si basa quindi su un’accurata anamnesi clinica, sulle caratteristiche del dolore stesso e degli eventuali sintomi associati. Oltre al dolore toracico, il reflusso gastro-esofageo può causare altri sintomi di pertinenza cardiologica, che impongono una diagnosi differenziale con malattie cardiache. Tali sintomi includono le palpitazioni e l’extrasistolia, cioè la sensazione di un battito mancato rispetto al normale ritmo del cuore.

Le palpitazioni causate dal reflusso gastro-esofageo possono essere dovute ad una semplice sensazione del battito cardiaco in presenza di una normale frequenza cardiaca e un ritmo regolare, o possono essere espressione di un ritmo può accelerato ma regolare, cioè la tachicardia sinusale, oppure di vere e proprie aritmie atriali, inclusa la fibrillazione atriale. Quindi tali sintomi, se causati dal reflusso gastro-esofageo, sono da considerarsi benigni, ma rendono doveroso escludere la presenza di patologie cardiache sottostanti.

Con la collaborazione della dott.ssa Piera Capranzano