PALERMO – Il 7 ottobre sarà un giorno che non dimenticherà per tutta la vita perché è stato il giorno della rinascita per il giovane trentenne di Enna sottoposto a un trapianto combinato di fegato e polmoni all’ISMETT (Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione) di Palermo.
Il giovane, affetto da fibrosi cistica, malattia a trasmissione genetica che aveva compromesso sia la funzione del fegato che quella dei polmoni, non autonomera più in grado di respirare autonomamente e non riusciva più quasi a muoversi. Era stato curato dal centro per la fibrosi cistica di Catania ma appunto, nell’ultimo periodo, le sue condizioni erano molto peggiorate e il trapianto gli ha salvato la vita.
L’intervento, durato ben quindici ore e che ha coinvolto due equipe medico-chirurgiche, è uno dei pochissimi trapianti di questo tipo effettuati nel mondo. Si tratta chiaramente di un’operazione molto complessa e difficile che ha richiesto una perfetta organizzazione e sincronia da parte dei medici.
Tuttavia, senza il gesto di generosità della famiglia di un giovane donatore palermitano, il trapianto non ci sarebbe stato.