CATANIA – Sono 74 le persone indagate dalla Procura di Catania nell’ambito di un’inchiesta su traffico di beni archeologici, che approda anche all’estero.
Per 55 di loro il procuratore aggiunto Fabio Scavone e il sostituto Giovanni Gullo hanno avanzato richiesta di emissione di un provvedimento cautelare. Nello specifico 12 in carcere, 35 arresti domiciliari e 8 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria.
Il gip Simona Ragazzi ha fissato gli interrogatori preventivi che si terranno dal 25 al 29 novembre prossimi. La Procura contesta ad alcuni tra gli indagati anche l’associazione a delinquere nella commissione di reati contro il patrimonio e la cultura. In generale, tutti e 74 farebbero parte con ruoli diversi dell’intera filiera del traffico di beni archeologici.




