Al Palazzo dei Normanni la sedicesima plenaria dell’Arlem. Galvagno rilancia la Sicilia crocevia del Mediterraneo

Al Palazzo dei Normanni la sedicesima plenaria dell’Arlem. Galvagno rilancia la Sicilia crocevia del Mediterraneo

PALERMO – Si è tenuta nelle giornate di ieri e oggi la sedicesima plenaria dell’Arlem al Palazzo dei Normanni di Palermo, appuntamento di rilievo internazionale dedicato ai temi della cooperazione nel Mediterraneo, della sostenibilità e della pace.

Gaetano Galvagno all’Arlem: “Rating sempre migliore”

Nel suo intervento, il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno ha difeso il lavoro del governo regionale in materia economica, sottolineando la necessità di basarsi su dati concreti e non su polemiche sterili.

“Ieri abbiamo ricevuto la legge di stabilità. A meno che non mi smentiate, ma con numeri alla mano, perché bisogna parlare con concretezza e non con articoli e dichiarazioni che lasciano il tempo che trovano, vorrei trovare lo storico di tre finanziarie votate consecutivamente senza esercizio provvisorio ed entro il 31 dicembre”.

“Se la crisi della maggioranza è portare i conti in ordine, dare alla Sicilia un rating sempre migliore, allora che ben vengano queste crisi di maggioranza”.

Questione morale, Galvagno “Fiducia nella giustizia e nella trasparenza della politica”

Il presidente dell’Ars ha anche affrontato la questione morale e le recenti inchieste che coinvolgono la politica siciliana.

“Parlo io che sono tra quelli che dovranno cercare di chiarire quelle che sono le criticità e le accuse che vengono mosse. Ma abbiamo anche fiducia nel fatto che ci possa essere chi ascolta e possa recepire che effettivamente, posso parlare per me, che le cose che mi vengono contestate sono invece assolutamente lecite e legittime”.

“L’augurio è che anche le persone che sono state coinvolte di recente possano dimostrare la loro estraneità ai fatti”.

Galvagno – indagato dalla Procura di Palermo per perculato, falso, truffa e un episodio di corruzione – ha voluto ribadire la sua fiducia nella giustizia, evidenziando al tempo stesso la centralità della politica come strumento di servizio in un momento di forte pressione mediatica e giudiziaria.

Serve cooperazione “su crisi idrica e questione migranti”

Ma l’appuntamento palermitano è stato anche un’occasione di dialogo internazionale. Il presidente dell’Ars ha, infatti, sottolineato l’importanza dell’evento, che per la prima volta si tiene in Sicilia, ponendo l’Isola al centro del Mediterraneo politico ed economico.

“Mentre c’è chi non fa altro che parlare, noi abbiamo organizzato a Palermo un evento di caratura internazionale in un momento molto delicato a livello politico, per cercare di far cooperare tutti i paesi del Mediterraneo e trovare soluzioni su temi importanti come la crisi idrica e i flussi migratori“.

“La sedicesima plenaria dell’Arlem si fa per la prima volta a Palermo, questo è certamente un motivo di orgoglio per il presidente dell’Assemblea regionale e per il gruppo organizzativo di Bruxelles”, conclude Galvagno.

Presentato il “Patto per il Mediterraneo”

Presente anche la commissaria europea per il Mediterraneo, Dubravka Suica, che ha illustrato i contenuti del nuovo “Patto per il Mediterraneo”. Nello specifico, sono tre i pilastri fondanti:

  • educazione e formazione delle persone, con focus sui giovani;
  • favorire gli investimenti delle aziende nel bacino del Mediterraneo per abbassare le emissioni e implementare l’economia verde;
  • lavorare per la pace dove ci sono conflitti, dal momento che senza pace non può esserci una crescita sostenibile.

Come ha spiegato la commissaria Suica, “il patto è stato un processo costruito dal basso, col coinvolgimento della società civile, degli enti locali e dei cittadini. Il patto rappresenta realmente le esigenze di quest’area. Adesso porteremo un piano d’azione per la messa in pratica”.

E ancora, la commissaria ha sottolineato un punto del patto, ovvero “la creazione dell’Università del Mediterraneo“, sinonimo di “creare una base comune di educazione per i Paesi del bacino, dalla Spagna alla Grecia”, conclude.

Fonte foto Ansa Sicilia