Erasmus Days al Liceo Lombardo Radice: gli studenti come “candele accese nell’Europa del futuro”

Erasmus Days al Liceo Lombardo Radice: gli studenti come “candele accese nell’Europa del futuro”

CATANIA – Interconnessione, scambio, cultura, apertura. Ebbene, basta poco per comprendere la natura poliedrica dell’Erasmus, tema centrale dell’incontro tenutosi ieri, 17 ottobre, nell’Aula Magna del LiceoLombardo Radice” di Catania, in occasione degli “Erasmus Days”. Difficile stabilire in una parola quale sia l’obiettivo di un’esperienza erasmus, ma “cambiamento” rende l’idea.

Cambiamento che prende forma col tempo; un seme che germoglia fiero, che si erge come un fiore baciato dalla luce della scoperta. Questa la filosofia che ha animato l’incontro, tra interventi e testimonianze che hanno dato voce all’insesauribile “setedi conoscenza e di miglioramento dei giovani studenti.

Il dirigente scolastico Rapisarda: “Voi siete la candela accesa nel buio che stiamo vivendo”

“Un grande applauso al gruppo Erasmus dei docenti; ma soprattutto, un grandissimo applauso a voi, fanciulli e fanciulle, che vi fate coinvolgere da queste immense iniziative”. Così, il dirigente scolastico – prof Gianluca Rapisarda – ha dato il via all’incontro, spiegando come l’Erasmus sia “una dimostrazione ulteriore di come l’Europa non è distante anni luce da qui. Erasmus significa opportunità di crescita, scambio, condivisione, di incontri, relazioni. L’Europa unita è un grande ideale di pace, di libertà, di democrazia, di giustizia. Grandi ideali che danno speranza”.

“La necessità di vivere e trasmettere questa grandiosa idea di Europa unita è tutta vostra. Voi siete luce di speranza; candele accese nel buio degli eventi drammatici che stiamo vivendo. L’impegno, lo studio, l’amore per la nostra città, per il nostro liceo, per la nostra Italia, per la nostra Europa ci deve contraddistinguere sempre”.

Le testimonianze dei ragazzi: dal Portogallo all’Islanda, passando per la Lettonia

Tra le protagoniste dell’incontro, la prof.ssa Valeria Piana, Erasmus Coordinator d’Istituto, che ha saputo cogliere l’essenza dell’Erasmus, illustrando le molteplici opportunità offerte dai progetti. La docente ha anche sottolineato il ruolo fondamentale ricoperto dal Liceo Lombardo Radice, scuola accreditata Erasmus, e, soprattutto, ha incitato i ragazzi a non mollare mai, a partecipare con determinazione. Ha esortato ciascuno a vedere nell’Erasmus una guida sicura, capace di orientare anche nei momenti più turbolenti, quando la tempesta del dubbio e della paura sembra insormontabile.

A seguire, l’intervento della prof.ssa Irene Confalone, Ambasciatrice Erasmus+, che ha presentato la relazione “Dalla progettazione eTwinning alla mobilità Erasmus”. La docente ha ricordato come il progetto eTwinning – piattaforma europea per la collaborazione tra scuole – compie proprio nel 2025 i suoi vent’anni.

Presenti durante l’incontro anche le docenti Marcella Labruna, Maria Lucia Ciancio e Grazia Giuffrida, da anni impegnate nel promuovere la dimensione internazionale della scuola e nel coordinare i diversi flussi che hanno visto protagonisti gli studenti. E nello specifico, “sotto i riflettori” le mobilità in:

  • Portogallo;
  • Croazia;
  • Islanda;
  • Norvegia;
  • Lussemburgo;
  • Francia;
  • Lettonia.

Certamente non sono stati pochi gli studenti che hanno testimoniato la loro esperienza, la loro crescita dopo essersi aperti a nuovi mondi. E tra un intervento e l’altro, un “pizzico di creatività” ha animato l’Aula Magna. Alcuni studenti si sono esibiti in performance artistiche, tra cui canti e brani al pianoforte. Ed è anche questo che evidenzia come Erasmus non sia solo uno scambio accademico, ma una vera e propria esperienza di vita che cambia il modo di vedere il mondo.

La parola al Preside Gianluca Rapisarda: “Si respira aria d’Europa”

Fierezza e soddisfazione: è quanto traspare dalle parole del preside Rapisarda, che ai nostri microfoni ha evocato l’Erasmus non solo come programma, ma come un’esperienza capace di plasmare sia la mente che il cuore.

Uno sguardo che cambia, una vita che cresce: le rappresentanti di istituto ai nostri microfoni

“Luci puntate”, adesso, sulle due rappresentanti di istituto – Emma Stramondo (5LB) e Hilarj Spampinato (5LC) – che hanno ben compreso l’essenza di Erasmus, comprendendo come sia sinonimo di educazione, “ex ducere” – trarre fuori – una nuova versione di noi.

Secondo Emma, quest’esperienza significa “mettersi in gioco, diventare autonomi, superare le paure e ampliare la propria visione del mondo. Chi torna dal programma ha uno sguardo diverso, più maturo e consapevole di far parte di una comunità europea più grande. Vedo l’entusiasmo dei miei compagni, ascolto i loro racconti e mi convinco sempre di più di quanto sia fondamentale per la nostra formazione”.

Della stessa idea Hilarj, per altro protagonista della recente mobilità organizzata a Riga, in Lettonia. “Mi sono confrontata con una cultura differente dalla mia, ricca di tradizioni e storia, ampliando così la mia consapevolezza interculturale. Ad essere sincera, ciò che mi ha colpito notevolmente è il metodo di studio utilizzato nella scuola che ci ha ospitato”.

“Ho avuto modo di assistere a lezioni di public speaking, commercial English dove, più che il contenuto, veniva messo in rilievo la capacità di esposizione dello studente”.

E ancora, “ho avuto la fortuna di poter partecipare a una competizione di debate, la quale mi ha permesso di migliorare il mio pensiero critico e di moderare la mia emotività sul piano formale”. Esperienza che riflette la “bellezza che sta nella differenza“, le abitudini diverse “ma che riportano sempre a un obiettivo comune”.

E certamente, l’Erasmus non deve essere visto come traguardo, come meta raggiunta, ma piuttosto come punto di inizio, verso un cambiamento della nostra persona.