PALERMO – Proseguono senza sosta le manifestazioni a Palermo in seguito al tragico omicidio del 21enne Paolo Taormina. Questa volta, il corteo vede protagonsita circa 200 adolescenti, tra i 14 e i 18 anni, anch’essi in prima linea per mettere un punto alla violenza che, ogni giorno, domina la scena nel capoluogo siciliano.
Omicidio Paolo Taormina, i giovani si ribellano alla violenza
Più sicurezza: è questo quanto chiedono i giovani. A turno, prendono la parola spiegando le loro idee sul clima di paura e insicurezza che si vive in città, in particolare, la sera e la notte nei luoghi della movida.
Parole sagge arrivano dai ragazzi: “Vogliamo sapere che se usciamo per andarci a divertire poi torneremo a casa sani e salvi“, esordisce uno studente. “Chiediamo protezione, maggiori controlli e forze dell’ordine impegnate quotidianamente nelle strade contro i criminali”.
La manifestazione dei sindacati
Anche i sindacati, tra rabbia e consapevolezza, hanno organizzato una manifestaazione per dire stop alla violenza e alle uccisioni. Ebbene, una “marcia del silenzio” ma un silenzio di mille parole, che grida giustizia.
“È giunto il momento di reagire concretamente e insieme. Servono azioni immediate per l’ordine pubblico, il disagio e le fragilità sociali, per la sicurezza dei cittadini, prevenzione e controllo“. Lo denunciano Mario Ridulfo e Federica Badami (segretari generali Cgil e Cisl Palermo), Ignazio Baudo (segretario regionale Uil Sicilia e Area Vasta) e Francesco Todaro (presidente Acli Palermo).