PALERMO – È polemica per il ritorno online su YouTube dell’intervista a Giuseppe Salvatore Riina – figlio del boss Totò – a “Lo Sperone Podcast“, condotto da Gioacchino Gargano. L’episodio, pubblicato il 20 settembre e rimosso dopo 48 ore, era finito nel mirino di politici e opinion leader per le dichiarazioni in difesa del padre e per i controversi paragoni tra la sua infanzia e quella dei bambini di Gaza.
L’intervista al figlio di Totò Riina “inferocisce” l’opinione pubblica
“Ho sbagliato non a intervistare Salvatore Riina, ma ad ascoltare politici-influencer e a non fidarmi di storici della mafia e avvocati che mi hanno dato ragione. Per questo ho rimesso tutto online” ha detto l’autore del podcast Gioacchino Gargano.
Il figlio del “Capo dei capi” ha sostenuto che il padre non avrebbe mai ordinato l’uccisione di Giovanni Falcone né quella del piccolo Giuseppe Di Matteo. Dichiarazioni che hanno suscitato forti reazioni, soprattutto per il controverso paragone tra la sua infanzia e quella dei bambini di Gaza.
Perché il video è stato ripubblicato
In un nuovo video pubblicato oggi, Gargano racconta i motivi del dietrofront.
“Dopo l’attacco mediatico e il bullismo psicologico ricevuto da istituzioni e parenti delle vittime di mafia – spiega – ho parlato con avvocati e storici che hanno definito la puntata ‘un documento importante dal punto di vista storico e antropologico‘”.
In foto Giuseppe Salvatore Riina al Podcast di Gioacchino Gargano